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Con una circolare del 17 giugno 2020 l’INPS chiarisce che il bonus babysitter spetta anche ai nonni, a patto di rispettare alcuni requisiti ben precisi. La circolare, infatti, permette oggi di usufruire del contributo previsto dal Decreto Rilancio anche per pagare i nonni che si prendono cura dei nipoti mentre i genitori sono al lavoro.
Niente male, vero? Vediamo subito quali sono i requisiti necessari per richiedere il voucher e come fare per ottenerlo.
Requisiti bonus baby sitter nonni
Il bonus baby sitter 2020 per i nonni, per poter essere erogato, è vincolato a una serie di parametri di idoneità.
Se sei preoccupato dalle scartoffie e dalla burocrazia, non preoccuparti: nelle prossime righe ti spiegherò tutto quello che ti serve sapere per ottenere il bonus baby sitter per i nonni pensionati.
Bonus baby sitter nonni: a chi spetta
La misura di sostegno è pensata per tutte le famiglie con uno o più figli minori di 12 anni e senza limite di età in caso di invalidità. Il nucleo familiare può richiedere l’assegno se uno o entrambi i genitori rientrano in una delle seguenti categorie lavorative, anche in regime di smart working:
- dipendente del settore privato;
- dipendente pubblico, ma solo per medici, operatori socio-sanitari, tecnici di laboratorio o radiologia, infermieri e membri delle forze dell’ordine;
- lavoratori iscritti alla gestione separata INPS;
- lavoratori autonomi e iscritti a cassa privata, come ad esempio avvocati, commercialisti, eccetera.
Non hai diritto al contributo se sei beneficiario di altre forme di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione del lavoro (ad esempio la cassa integrazione); oppure se sei disoccupato o non lavoratore.
Inoltre, per accedere alla sovvenzione, hai bisogno del libretto di famiglia rilasciato dall’Istituto. Per quello che riguarda i nonni baby sitter, invece, è indispensabile che la persona indicata come baby sitter:
- risulti iscritta all’INPS;
- sia sottoposta a un regolare contratto di assunzione;
- non risulti residente presso i genitori del bambino.
Un’altra nota importante: il bonus baby sitter è incompatibile con il contributo per gli asili nidi e il congedo parentale.
A quanto ammonta il bonus baby sitter 2020 per i nonni
Se hai già ottenuto un primo assegno grazie al decreto Cura Italia puoi fare richiesta per un ulteriore voucher da 600€. Buone notizie, invece, se non hai ancora avviato la procedura.
Il decreto Rilancio, infatti, ha raddoppiato l’indennità portandola a 1.200€ per ogni nucleo familiare. Il numero di figli non influenza l’importo finale, che rimane uguale anche se hai più di un figlio minore di 12 anni.
Per il personale sanitario e ospedaliero – sia pubblico che privato – e per i lavoratori del comparto sicurezza, soccorso e difesa, l’assegno, invece, è stato aumentato ed è passato dai 1.000 iniziali ai 2.000€ attuali.
Bonus baby sitter nonni: come richiederlo
Il nonno, o la nonna che “assumi” in qualità di baby sitter deve inoltrare una regolare domanda tramite uno dei seguenti canali:
- il sito web dell’INPS;
- il numero verde 803 164 (da linea fissa) o 06164164 (da cellulare);
- attraverso un patronato.
Per compilare la domanda serve poi uno tra i seguenti documenti a scelta tra:
- carta d’identità elettronica 3.0;
- carta nazionale dei servizi;
- pin INPS;
- credenziali SPID.
Se ciò che ti interessa sapere del bonus baby sitter INPS è come riceverlo, ecco la risposta che stavi cercando: dopo l’approvazione dell’Istituto riceverai il voucher direttamente sul tuo libretto di famiglia entro 15 giorni.
Quanto dura il bonus baby sitter nonni in pensione
Il contributo è erogabile fino al 31 dicembre 2020, ma il baby sitter deve aver reso le prestazioni fra il 5 marzo e il 31 luglio 2020.
Per maggiori informazioni, ti consiglio di controllare questa guida all’uso del bonus messa a disposizione direttamente dall’INPS. Sono sicuro che dopo la lettura di questo articolo non avrai più dubbi su questo incentivo.