Genitori e nonni: la sfida dell’integrazione!

Genitori e nonni: la sfida dell’integrazione!

La scelta di questo titolo può sorprendere, ma se ci pensate bene spesso i rapporti fra noi genitori e i nostri genitori rispetto ai figli non sono sempre perfettamente “pacifici” (nel senso di fluidi e senza le necessità di continue ridefinizione delle regole…)

Ecco, le regole: sono quelle “cose” che tutti conosciamo e qualcuno sa anche rispettare!

Che ne è di tutta la fatica che facciamo da genitori per insegnarle ai nostri figli? Quando sono con i nonni salta tutto? Sì, forse. O forse no: come spesso accade, è un problema di equilibri, confini e rispetto.
Il punto è che il rapporto fra i piccoli e i nonni (ma anche gli zii) è uno spazio riservato proprio al mettersi alla prova fuori dagli schemi di casa in cui noi genitori tendiamo a “inquadrare” i nostri figli.
Il tempo libero passato con i nonni è uno spazio di svago, piccole trasgressioni (il gelato fuori stagione, più caramelle, il dolcetto a volontà…).
Diventa pertanto opportuno definire i confini di cosa i grandi e i piccoli possono o non possono fare. E qui spesso noi, insieme ai nostri genitori torniamo indietro di qualche decennio, tornando ad essere noi i figli e loro… i genitori!
Se parliamo del rispetto delle regole, quindi, non possiamo non considerare che proprio quando noi genitori siamo alle prese con i capricci dei nostri figli e loro, i nonni, vanificano i nostri sforzi. Con i loro permessi e consensi i piccoli stanno solo allenandosi a gestire quelle stesse regole.
Basterebbe ricordare che anche noi, da piccoli, le abbiamo apprese dagli adulti.
Vista da un’altra prospettiva, la questione potrebbe essere riformulata: quali sono le battaglie per le quali ha senso combattere e sgolarsi? cioè quali sono davvero le regole cui non possiamo fare a meno, dove possiamo invece allentare il controllo? Su queste è opportuna una fase di condivisione: è possibile ribadire le regole ai figli alla presenza dei nonni, i piccoli capiranno che ci sono obiettivi e intenzioni comuni pur nelle piccole trasgressioni che saranno concesse dai nonni.

I bambini, già da poco più di un anno, hanno capito perfettamente che non ci si comporta con tutti allo stesso modo; riconoscono quindi che ogni luogo ha le sue regole e in base a questo principio adattano il loro comportamento.
Diventa quindi importante aiutare i bambini a ricordare quali sono le regole che valgono a casa con i genitori senza metterle continuamente in discussione e senza direttamente porsi in competizione con i nonni; in questo modo, aiutiamo i bambini a comprendere che esistono regolarità e deviazioni “normali”.

A ben vedere, nelle famiglie moderne i nonni sono tra i principali e più apprezzati baby sitter; rassicurano i piccoli perché già familiari e ai genitori danno la sicurezza che i piccoli non sono affidati a estranei o inesperti. Da non trascurare anche il notevole risparmio dal punto di vista economico. Oltre che sui bilanci familiari, i nonni hanno sicuramente una parte importante anche nell’educazione dei nipoti.

Dalla prospettiva dei nonni, va precisato che anche per loro si pone un problema di regole e confini; è chiaro che sono animati sempre dalle migliori intenzioni e hanno l’esperienza accumulata dall’essere stati genitori ma c’è un aspetto da non sottovalutare: i ruoli sono diversi, cioè non sono loro i genitori. Proprio in virtù dell’esperienza e del loro ruolo di (nostri) genitori i nonni spesso tendono a “imporre” il proprio punto di vista. Il conflitto è dietro l’angolo…
Senza banalizzare e semplificare troppo proviamo allora a riflettere e analizzare possibili suggerimenti che ciascuno potrà adattare alla propria esperienza familiare.
I nonni non sono e non dovrebbero essere considerati semplicemente dei genitori di riserva; al contrario, hanno un ruolo unico, non riducibile all’essere “i genitori dei genitori”. È utile che essi si chiedano “Quale aspetto della mia esperienza di genitore può aiutare mio figlio a fare il genitore?”. Assumere questo atteggiamento, aiuta il genitore in un duplice senso: fa da specchio rispetto al suo essere figlio (prima che genitore) e quindi in un certo senso a fare un passo indietro nella certezza di infallibilità dei genitori. Inoltre, consente ai nonni di esprimere un proprio punto di vista sui genitori ma di farlo dando a questo il valore di risorsa, non dicendo “Si fa così”.

La fiducia e il rispetto reciproci sono essenziali.
È importante che fra gli adulti ci sia il rispetto della persona e delle regole dell’altro. In questo senso, è necessario che noi genitori facciamo un passo indietro a ripensare quando eravamo figli. Il rispetto che avevano (e dobbiamo continuare ad avere) verso i nostri genitori ci porterà a dare fiducia che i metodi educativi, in fin dei conti, non sono poi così diversi…
E se i genitori e nonni hanno fiducia reciproca riusciranno anche a comprendere come per i bambini vivere in ambienti diversi con continuità delle regole (che è la continuità assicurata dal legame generazionale) è una risorsa.

Al contrario, vanno assolutamente evitati conflitti e tensioni, lo screditamento reciproco tra figure per loro importanti che ricoprono ruoli diversi
In attesa di quando anche noi diventeremo nonni…
Eugenio De Gregorio, psicologo.
È superpapà di Greta, Ester e Bianca. Ma è anche figlio di Vito e Margherita…

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin
Condividi su whatsapp