Progettato con grande attenzione alle necessità specifiche delle donne impegnate su tutti i fronti della vita quotidiana, il bonus mamme lavoratrici 2024 si prefigge di fornire sostegno finanziario e tutele concrete. Quest’agevolazione introdotta nella nuova legge di bilancio dell’anno corrente, mira a ridurre al minimo la scelta che oggi si ritrovano a compiere molte donne, ovvero quella tra il lavoro e la famiglia. Si stima che a beneficiare di questo bonus saranno 800 mila donne.
Descrizione del bonus per le mamme lavoratrici
Il bonus mamme lavoratrici è una misura introdotta dal governo italiano nel 2024 al fine di sostenere le donne che lavorano e nello stesso tempo sono madri: questa misura mira a promuovere l’accesso al lavoro delle donne e ad incentivare la natalità in Italia.
Si tratta di un contributo economico erogato mensilmente per un periodo di tempo determinato, con l’obiettivo di agevolare e favorire la conciliazione tra lavoro e famiglia. La cifra si aggirerà tra i 70 e i 140 euro circa e la sua erogazione avviene mediante il pagamento diretto da parte dell’INPS: l’importo del bonus varia in base al reddito della madre e al numero dei figli a carico.
Il bonus mamme è destinato alle mamme lavoratrici dipendenti o autonome che abbiano figli minori a carico, con un contratto di lavoro a tempo indeterminato o part-time, sia per aziende private che pubbliche.
Il bonus mamme lavoratrici prevede in generale uno sconto che sfiora i 3000 euro all’anno applicato ai contributi IVS, ossia rispettivamente di invalidità, di vecchiaia e per i superstiti.
Sarà il datore di lavoro a riconoscere tale agevolazione automaticamente e non ci sarà bisogno di inoltrare nessuna richiesta formale.
Requisiti per l’accesso al bonus mamme lavoratrici 2024
Per poter accedere al bonus mamme lavoratrici 2024 sono previsti alcuni requisiti da rispettare.
In primo luogo è necessario essere madri lavoratrici che abbiano dato alla luce uno o più figli a partire dal 1° gennaio 2024 e che siano cittadine italiane o cittadine straniere con regolare permesso di soggiorno. Inoltre, occorre aver maturato almeno tre mesi di contribuzione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2023. La madre lavoratrice non deve essere titolare di pensione diretta ai fini della previdenza obbligatoria e, inoltre, non deve percepire redditi superiori a una determinata soglia stabilita ogni anno.
Il bonus mamme lavoratrici spetta alle donne con almeno 3 figli fino a quando il più piccolo compie 18 anni e alle donne con 2 figli, però solo fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo: nel primo caso l’erogazione si estende in ogni caso non oltre il 31 dicembre del 2026, mentre nel secondo caso il limite temporale è il 31 dicembre dell’anno in corso, ossia il 2024.
Non otterranno il bonus tutte le mamme con 1 solo figlio, anche nei casi in cui questo fosse disabile e coloro che non lavorano con contratto a tempo indeterminato (in questa categoria sono incluse le collaboratrici occasionali, le disoccupate, le libere professioniste, le pensionate, le lavoratrici domestiche e chi possiede un contratto a tempo determinato).