Il tumore alla prostata: i dati che fanno riflettere
Il tumore alla prostata è uno dei più comuni nella popolazione maschile con un’incidenza che sfiora il 20% negli over 50. In pratica 1 uomo su 8 corre il rischio di ammalarsi di questo tipo di cancro nel corso della sua vita. Eppure, nonostante questi dati significativi, oggi sappiamo con certezza che sopravvive il 91% delle persone colpite da questa patologia. Il merito va senza dubbio a una parola fondamentale soprattutto quando si parla di tumori: la prevenzione. È vero, non esiste una forma di prevenzione specifica nel caso del cancro alla prostata ma ci sono una serie di abitudini, regole e comportamenti che possono aiutarti.
Come si previene il cancro alla prostata?
La prima regola è anche una delle più importanti: papà, smetti di fumare! Le sigarette, o per essere più specifici le sostanze nocive derivate dalla combustione del tabacco, sono le principali responsabili di tutti i processi degenerativi del nostro organismo perché entrano nel sangue e quindi possono raggiungere facilmente organi e tessuti. Limita il consumo di alcol, non andare oltre il classico bicchiere di vino a pasto, utile per far “lavorare” il colesterolo buono ma nocivo se assunto in dosi eccessive.
Un altro consiglio importante riguarda la forma fisica. Non devi diventare certo Usain Bolt ma semplicemente praticare un’attività fisica moderata almeno tre volte a settimana. A questo devi unire una dieta varia e bilanciata, uno stile alimentare che preveda tanta frutta e verdura, cereali integrali, pochi zuccheri e grassi buoni. Ultimo step: la necessità di farti visitare almeno una volta l’anno dall’urologo nel caso in cui tu abbia fastidi oppure se hai familiarità con il cancro alla postata.
Movember: la prevenzione diventa virale
Nasce nel 2003 in Australia e il suo nome deriva dalla fusione delle parole “November” e “Moustaches”: è il Movember, la nuova forma di prevenzione virale dedicata alla salute dell’uomo. Si tratta in sostanza di un mese, novembre, in cui gli uomini che aderiscono all’iniziativa si fanno crescere i baffi per raccogliere fondi e sensibilizzare la popolazione su alcune patologie maschili specifiche come il tumore alla prostata e quello ai testicoli. Partecipare è semplice: rasi barba e baffi prima dell’inizio del mese, ti iscrivi al sito, ti scatti la foto, la carichi e poi documenti, giorno per giorno, la crescita del baffi. Il fine è quello di ispirare conversazioni, di suggerire donazioni e togliere quella patina di “non detto” che spesso avvolge le patologie maschili più importanti. I risultati di questa iniziativa hanno dell’incredibile. Nel giro di pochi anni sono stati finanziati più di 1.200 progetti che hanno contribuito a salvare la vita di molti uomini.