Come riconoscere un DSA
I DSA possono essere diagnosticati con sufficiente certezza a partire dal secondo anno di scuola primaria. Questo non toglie che accorgersi in modo tempestivo e puntuale di un’eventuale difficoltà dei nostri figli può essere il fattore determinante per aiutarli, prima che il disturbo vada a ledere non solo il percorso scolastico, ma anche la stima e la fiducia che ripongono in se stessi.
Accorgersi in tempo della presenza di alcuni indicatori vuol dire fidarsi anche del parere degli insegnanti. Queste figure professionali infatti rivestono un ruolo di primaria importanza perché il bambino manifesta questi disagi in età scolare.
Ma quali sono gli indicatori di rischio di un DSA? Di seguito ti elenco i principali, invitandoti però a tener conto che nessun sintomo isolato può rivelarti con certezza la presenza di un disturbo. Spesso questi indicatori compaiono quando c’è una difficoltà momentanea nella crescita e sfociano in un disturbo legato all’apprendimento. Quindi non allarmarti, ricorda che la diagnosi vera e propria spetta sempre a un’equipe specializzata!
Principali indicatori di rischio
– Il bambino ha difficoltà con le tabelline e i numeri
– Fa molti errori di ortografia
– Ha difficoltà a leggere l’orologio oppure a memorizzare le stagioni o i giorni della settimana
– Nonostante abbia una forte componente logica non riesce a eseguire delle semplici operazioni matematiche e non riconosce piccole quantità
– Confonde grafemi simili
– Il bimbo mostra un’eccessiva lentezza nel leggere e nello scrivere
– Non riesce ad apprendere i primi rudimenti di un lingua straniera
– Scrive le parole al contrario, le stacca o le lega in modo errato
– Perde spesso il segno quando legge
– Mostra un disagio nello scrivere e leggere i numeri entro il 10
A chi rivolgersi
Il primo punto di riferimento, oltre alla tua personale osservazione, è
l’insegnante di tuo figlio. Se questi ritiene che sia il caso di intervenire,
puoi rivolgerti, ai sensi della legge 170/2010, a un’equipe di esperti
facenti parte della tua Asl di riferimento, a specialisti privati o a strutture
accreditate. Se pensi che i tempi di attesa per il SSN siano troppo
lunghi e preferisci rivolgerti a una struttura privata, ti invitiamo a
verificare la posizione della tua Regione di appartenenza in merito alle
diagnosi private, in quanto non tutte le Regioni sono propense a convalidarle.
Chi fa la diagnosi?
La diagnosi di DSA viene fatta da un’equipe multidisciplinare composta
da un neuropsichiatra infantile, dallo psicologo, dal logopedista e
eventualmente da altri professionisti sanitari, modulabili in base all’età del
bimbo. Ti ricordo che, secondo quanto prescritto dalla legge, la diagnosi
clinica è consentita solo a medici e psicologi. Le altre figure configurate
come “non sanitarie” quindi pedagogisti, counselor e tutor non
possono emettere nessuna certificazione perché non possono fare nessun tipo di
diagnosi.
Come si fa la diagnosi?
La diagnosi di dislessia, disgrafia e disortografia può essere fatta a
partire dalla fine della seconda elementare mentre per la discalculia è
necessario attendere la fine della terza elementare, per evitare falsi
positivi. Gli step della diagnosi sono quattro.
Colloquio con gli psicologi
Il primo incontro con gli psicologi è forse la parte più importante per la
diagnosi del DSA. In questa occasione infatti potrai raccontare cosa hai
osservato fino a quel momento. Il team di psicologi ti chiederà informazioni
sul suo andamento scolastico, vorrà vedere i suoi quaderni e ascoltare
anche il parere degli insegnanti. Ti faranno anche qualche domanda relativa
allo sviluppo linguistico e motorio.
Colloquio con il Neuropsichiatra infantile
Lo specialista sottoporrà tuo figlio a una visita approfondita per escludere eventuali problematiche neurologiche che farebbero decadere l’ipotesi di un DSA.
I Test
L’equipe di psicologi sottopone tuo figlio a una serie di test di
lettura, scrittura, calcolo e intelligenza, attenzione e memoria. La seduta
dura al massimo 90 minuti e viene calibrata sull’età del bimbo in modo tale da
non rendergli troppo gravoso l’intero iter. Se necessario, l’equipe farà
intervenire anche un logopedista per certificare la presenza di un
disturbo del linguaggio.
Certificazione
L’ultimo colloquio viene chiamato “colloquio di restituzione”. In questa sede l’equipe ti darà la certificazione dove, sulla base dei dati emersi dal colloquio e dai test, sarà certificato il tipo di DSA. Questo foglio deve essere consegnato agli insegnanti.
Una volta ricevuta la diagnosi di DSA e relativa certificazione, non resta che rimboccarsi le maniche e darsi da fare. Una mano a capire come te la diamo noi proprio qui.