Bambini e TikTok, come dobbiamo comportarci?
Bambini e TikTok

Bambini e TikTok, come dobbiamo comportarci?

Siamo tutti rimasti sconvolti da una notizia del genere: una bambina di 10 anni, Antonella Sicomero di Palermo, ha perso la vita per soffocamento presumibilmente dopo aver partecipato ad una pericolosa sfida su TikTok, il popolare social network nato nel 2016 in Cina.

I nostri figli sono in pericolo? Come funziona TikTok?

Con l’app di TikTok si possono realizzare brevi clip musicali di durata variabile, dai 15 ai 60 secondi, modificando persino la velocità di riproduzione.
L’app offre una varietà di opzioni, per gli iscritti è possibile aggiungere filtri ed effetti particolari ai loro video.
Si ha così un’esposizione mediatica a livello globale, tanto è vero che TikTok conta oggi 2 miliardi di persone in tutto il mondo, la maggior parte degli utenti sono giovanissimi che trovano in questa app la possibilità di dar sfogo alla loro creatività divertendosi, specie in periodo di pandemia.
Anche su TikTok gli hashtag svolgono un ruolo importante. Gli hashtag identificano meglio i video prodotti permettendo così di partecipare a challenge e sfide tra ragazzini di tutto il pianeta.

La Magistratura di Palermo indaga

Dopo la morte della piccola Antonella sono state avviate due inchieste contro ignoti per istigazione al suicidio.
La Questura di Palermo e la Polizia Postale stanno rovistando il cellulare della bambina per capire se la morte sia collegata alla “Blackout challenge”, una folle prova di resistenza al soffocamento.

L’intervento del Garante della privacy

Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto proprio oggi nei confronti di TikTok il blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con certezza l’età anagrafica. 
Il divieto durerà per il momento fino al 15 febbraio, data entro la quale il Garante si è riservato ulteriori valutazioni.

Il Garante avvia il procedimento contro TikTok

“Scarsa attenzione alla tutela dei minori, divieto di iscrizione ai più piccoli facilmente aggirabile, poca trasparenza e chiarezza nelle informazioni rese agli utenti, impostazioni predefinite non rispettose della privacy.”
Sono queste le principali violazioni contestate al popolare social network.

I portavoce di TikTok ci tengono a precisare

“Utilizziamo diversi strumenti per identificare e rimuovere ogni contenuto che possa violare le nostre policy. Nonostante il nostro dipartimento dedicato alla sicurezza non abbia riscontrato alcuna evidenza di contenuti che possano aver incoraggiato un simile accadimento, continuiamo a monitorare attentamente la piattaforma come parte del nostro continuo impegno per mantenere la nostra community al sicuro.
Siamo a disposizione delle autorità competenti per collaborare alle loro indagini”.

Cosa possiamo fare noi genitori? I consigli della Polizia Postale

• Parlate ai ragazzi delle nuove sfide che girano in rete in modo che non ne subiscano il fascino se ne vengono al corrente da coetanei o sui socialnetwork;

• Assicuratevi che abbiano chiaro quali rischi si corrono a partecipare alle challenge online. I ragazzi spesso si credono immortali e invincibili perché “nel fiore degli anni”: in realtà per una immaturità delle loro capacità di prevedere le conseguenze di ciò che fanno potrebbero valutare, come innocui comportamenti letali.

• Alcune challenge espongono a rischi medici (assunzione di saponi, medicinali, sostanze di uso comune come cannella, sale, bicarbonato etc), altre inducono a compiere azioni che possono produrre gravi ferimenti a se’ o agli altri (selfie estremi, soffocamento autoindotto, sgambetti, salti su auto in corsa, distendersi sui binari, etc);

• Monitorate la navigazione e l’uso delle app social, anche stabilendo un tempo massimo da trascorrere connessi. Mostratevi curiosi verso ciò che tiene i ragazzi incollati agli smartphone: potrete capire meglio cosa li attrae e come guidarli nell’uso in modo da essere sempre al sicuro.

• Se trovate in rete video riguardanti sfide pericolose, se sui social compaiono inviti a partecipare a challenge, se i vostri figli ricevono da coetanei video riguardanti le sfide segnalateli subito sul sito della Polizia Postale: www.commissariatodips.it

Il supporto di Fondazione Carolina

Se avete dubbi o avete bisogno di consigli potete anche scrivere una mail al Rescue Team di Fondazione Carolina al seguente indirizzo mail: Rescueteam@fondazionecarolina.org


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