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Dal 1° luglio aumentano i limiti di reddito per beneficiare degli assegni familiari. Non solo: a cambiare sono anche le modalità di presentazione della domanda. In quest’articolo scopriamo insieme tutte le novità e come ottenere gli assegni.
Con la circolare 60 del 21 maggio 2020, l’Inps ha aggiornato le tabelle relative ai livelli di reddito e ai calcoli per i contributi per il nucleo familiare. Se vuoi conoscere l’importo degli assegni familiari 2020 continua a leggere, ti spiegherò i dettagli delle tabelle INPS, senza esagerare con il “burocratese”.
Assegni familiari 2020 tabella per tabella
L’istituto ha messo a disposizione degli utenti tredici diverse tabelle con informazioni dettagliate sui nuclei familiari che hanno diritto al contributo. Si parte dalle famiglie in cui sono presenti entrambi i genitori e almeno un figlio minorenne, fino a previsioni speciali per orfani e in caso di inabilità.
Al di là delle tabelle, al fine di calcolare l’importo degli assegni familiari 2020 l’INPS tiene conto di due fattori:
- da quante persone è composto il nucleo familiare e il loro rapporto di parentela;
- a quanto ammonta il reddito complessivo del nucleo relativo all’anno solare precedente il 1° luglio 2020.
Per conoscere l’importo al quale hai diritto, quindi, confronta il tuo reddito familiare con la tabella che identifica meglio la tua famiglia.
Richiesta assegni familiari 2020: chi può farla
Hai diritto ad accedere all’assegno se rientri in una delle seguenti categorie:
- lavoratore dipendente del settore privato;
- lavoratore dipendente agricolo;
- lavoratore domestico e somministrato;
- lavoratore iscritto alla gestione separata;
- lavoratore dipendente di ditte cessate e fallite;
- titolare di pensione a carico del fondo pensioni lavoratori dipendenti, dei fondi speciali ed ex ENPALS;
- titolare di prestazioni previdenziali;
- lavoratore in altre situazioni di pagamento diretto.
Per inviare la tua domanda per gli assegni familiari 2020 collegati al sito dell’Istituto e procedi con il caricamento della documentazione necessaria per dimostrare la tua situazione di reddito.
Assegni familiari per genitori non sposati
Vediamo un attimo quali sono le previsioni per le coppie di genitori non sposate e non conviventi.
Le coppie di fatto possono richiedere l’assegno per il nucleo familiare anche se non vivono insieme. Provo a spiegarti i dettagli con un esempio: se hai avuto uno o più figli fuori dal matrimonio e rientri nei requisiti hai comunque diritto a richiedere l’assegno. Se non convivi con i figli, l’altro genitore può fare richiesta anche avvalendosi della tua posizione lavorativa.
Gli assegni familiari per genitori non sposati, quindi, spettano anche nel caso in cui i genitori non siano conviventi, purché almeno uno dei due abbia i requisiti necessari per inviare la domanda.
Assegni familiari per genitori separati
Situazione diversa per i genitori separati o divorziati che vivono in case diverse con affidamento condiviso. L’INPS prevede per entrambi il diritto all’assegno mensile.
Ai genitori è richiesto di accordarsi su chi dei due debba inoltrare la richiesta, visto che non possono farla entrambi. In mancanza di un accordo, il contributo viene riconosciuto al genitore che convive con i figli, anche nel caso in cui questo genitore non abbia diritto a richiedere la prestazione in base alla posizione lavorativa o pensionistica.
Facciamo un esempio anche per gli assegni familiari per i genitori separati. Poniamo che tu sia divorziato e che tu e l’altro genitore abbiate entrambi i requisiti per richiedere l’assegno. Siete liberi di accordarvi tra voi, ma se non trovate un’intesa, l’assegno spetta in automatico a chi di voi due convive con i vostri figli.
Assegni familiari: il pagamento
Vediamo, infine, come funziona il pagamento. Secondo le disposizioni dell’INPS, gli assegni familiari 2020 vengono erogati ogni mese direttamente in busta paga. Sarà il tuo datore di lavoro, quindi, a passarti il contributo che ti spetta. Pertanto è molto importante che notifichi la tua richiesta all’amministrazione dell’azienda per cui lavori.
Per saperne di più su questi contributi ti consiglio di dare un’occhiata alla pagina dedicata sul sito INPS. Mi auguro che questa guida ti abbia aiutato a fare un po’ di chiarezza!
Se ti interessa richiedere il Bonus Baby Sitter per i nonni, leggi l’articolo: Bonus baby sitter ai nonni, come richiederlo.