Vita di coppia durante l’emergenza Coronavirus

Vita di coppia durante l’emergenza Coronavirus

Sono quasi due mesi che la pandemia da COVID-19 ha costretto a stare tutti a casa, condividendo spazi e tempi tutto il giorno (e la notte).
Questa convivenza forzata ha una conseguenza su tutte le relazioni familiari e in questo articolo prendiamo in esame gli effetti che ha sulla coppia.

Se, inizialmente, pensare di passare più tempo insieme poteva essere allettante, dopo quasi due mesi, è normale cominciare ad accusare le conseguenze (anche negative) di questa nuova situazione.
La mancanza di spazi propri, di momenti personali in cui rifugiarsi, l’impossibilità di ritrovarsi a fine giornata per raccontare cosa si è fatto oggi.
Non c’è molto da condividere nei racconti perché non c’è niente di nuovo, di diverso dal solito, e il nervosismo può farsi sentire.

Come reagire

Prima cosa, pensate che è normale. Non vuol dire che non vi amate o che siete in crisi, ma che siete persone in un momento difficile per tutti in cui tutto viene amplificato e esasperato. Però, così come ognuno di noi si occupa della propria salute stando a casa, dobbiamo anche fare qualcosa per la nostra salute psicologica.

Seconda cosa: ritagliatevi degli spazi. Non sentitevi in colpa a chiedere un vostro spazio personale, anche il/la vostro/a compagno/a molto probabilmente ha la stessa esigenza.
Che sia lavorare, fare ginnastica, una videochiamata con una persona cara, qualsiasi cosa che vi faccia riscoprire la bellezza di uno spazio vostro.
Non c’è bisogno di avere una casa enorme, uno spazio si ritaglia in qualsiasi punto della casa.

Successivamente: non state attaccati continuamente a telegiornali o notizie, prendetevi del tempo anche per parlare di altro, che non sia il Coronavirus.

Poi, vi ricordate, quell’album di quella vacanza che non avete più avuto tempo di fare? Ora è il momento adatto. Ritagliatevi un momento per fare un’attività insieme che state rimandando da tempo, rivivendo dei momenti belli passati. E, finita questa, fate dei programmi per il futuro. Scrivete i posti che vorreste visitare, organizzate mentalmente un viaggio da fare quando sarà finito tutto.
Visto che non si può uscire fisicamente, almeno facciamolo con la mente.

E, ultimo ma fondamentale, pensate che il vostro partner, molto probabilmente, sta provando le vostre stesse esigenze, quindi un pochino più di comprensione e di pazienza.

Se la situazione comunque impedisce la serenità, potete anche rivolgervi agli psicologi che, con piattaforme a distanza, stanno dando supporto in questo momento particolare. Prevenire è meglio che curare, in ogni caso.

Dott.ssa Paola F. Lattanzi
Psicoterapeuta sistemica familiare 
per la Liguria: pf.lattanzi@gmail.com

Per fissare un colloquio telefonico nelle altre regioni visita la pagina di supporto psicologico accedendo qui.

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