La commovente lettera di un papà lontano da sua figlia

La commovente lettera di un papà lontano da sua figlia

La storia di Diego

La storia di Diego è simile a quella di molti papà che ci scrivono da tutt’Italia. Questa maledetta pandemia ha ostacolato ancor di più quei rapporti a distanza tra un genitore e i propri figli.
Ci sono tanti papà bloccati a km e km da casa o dai figli e che non vedono l’ora che sia il 4 maggio per poterli riabbracciare.
Certo, al giorno d’oggi abbiamo la tecnologia che ci viene incontro; possiamo utilizzare video chiamate, messaggi whatsapp e social network come Instagram per mantenere vivo un contatto con i nostri cari distanti da noi.
Ma è ancor più vero che questi sentimenti  han bisogno di concretizzarsi in abbracci, carezze, ci vuole il contatto fisico.
Abbiamo bisogno di sentire il respiro dei nostri figli mentre li rassicuriamo su questo brutto periodo che stiamo vivendo: “State tranquilli che andrà tutto bene”.

Diego, un papà single, ci ha contattati perché non riesce a tenersi dentro questo fardello e ha iniziato a scrivere una lettera per la figlia Giulia di 6 anni che non vede da 4 mesi perché risiede a 1.000 km di distanza.

La lettera di papà Diego

“Ciao a tutti, sono un papà a cui hanno spezzato le ali per volare, per vivere quell’amore intenso, speciale, che parte dal profondo del cuore che non si può esprimere a parole ma che ha un nome,  si chiama figlia.
Ora voglio far parlare il mio cuore. 
Amore di papà non sai quanti pianti mi sono fatto la notte, nel sentirti dire “papà io voglio viverti tutti i giorni”, parole che mi spezzano il cuore.
Vivo ogni giorno da solo pensando a te e a quanto mi manchi, passare le feste insieme è il regalo più grande che io possa ricevere ogni volta, ma poi quando riparti su quel treno mi si spezza l’anima. Come vorrei viverti, accompagnarti a scuola, guidarti nella vita, proteggerti da questo mondo e seguire ogni tuo passo.
Vorrei che tu ti possa sentire al sicuro tra le mie braccia, sei il dono più grande che Dio potesse regalarmi dalla vita, il vero amore è più grande di tutto perché tu sei il mio tutto.
Spero di darti i giusti insegnamenti  e che tu possa fare una vita serena e piena di amore.
Tanti nella vita sognano di fare soldi, macchine, case, il mio è quello di poterti vivere ogni giorno della mia vita.
Poi penso che siamo al 30 aprile 2020, sono 4 mesi che non ti vedo, mi manchi come l’aria che respiro, mi manca averti fra le mie braccia giocare insieme, mi manca il tuo amore, manchi al mio cuore amore di papà, stiamo attraversando un periodo difficile e non starti vicino fa ancora più male. Spero che Dio continui a darmi tanta forza e che tutto questo finisca presto, la parola papà per un figlio vuol dire protezione, sentirsi avvolto nell’amore, nella sicurezza, nella pace che viene dal cuore.
Un papà custodisce quel senso di gioia che viene da dentro e non si può descrivere, un papà deve proteggerti deve saperti amare e prendersi cura di te!
Tutti possono diventare padri, pochi sanno essere papà.
Una cosa mi sento di dire a chi ha la fortuna di vivere in famiglia: abbracciate i vostri figli, in un abbraccio c’è senso di appartenenza e i nostri figli han bisogno di sentire tutto il nostro amore.
Io che non posso farlo me lo sono tatuato sul mio polso:
“Tu il mio amore eterno Giulia”

Papà Dario

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