Dislessia: quali sono i segnali da non sottovalutare e come affrontarla
papà aiuta figlia con dislessia nei compiti

Dislessia: quali sono i segnali da non sottovalutare e come affrontarla

Dislessia: i campanelli d’allarme

I segnali da non sottovalutare sono diversi in base all’età. Spesso i bambini con la dislessia iniziano a parlare tardi (intorno ai diciotto mesi) e formulano le prime frasi verso i due anni e mezzo. All’asilo la difficoltà riguarda soprattutto il linguaggio. Il piccolo non riesce a elaborare un racconto e può pronunciare in modo sbagliato le parole. Fatica a riconoscere i suoni, le rime e spesso utilizza frasi che non hanno nulla a che fare con il contesto.

Alle elementari la dislessia diventa più evidente. Presta attenzione, caro papà, al modo di leggere e di scrivere del tuo bambino, se fa spesso omissioni, sostituzioni di lettere o mostra una costante incapacità nel dividere le parole in sillabe. L’andamento scolastico non è dei migliori, il piccolo impara lentamente e mostra una maggiore comprensione del testo se qualcuno legge al posto suo. I segnali di una possibile dislessia non riguardano soltanto l’ambito scolastico. Osserva tuo figlio e valuta se riesce a vestirsi in modo autonomo, ad allacciarsi le scarpe senza problemi e se mostra una scarsa abilità nel leggere l’ora con un orologio a lancette.

Come affrontare la dislessia


La prima cosa che deve fare un Superpapà, dopo la valutazione diagnostica e la presa in carico del problema, è evitare di sentirsi colpevole. Non avresti potuto in nessun modo né prevenire né prevedere la dislessia. Devi semplicemente accettarla e aiutare il tuo bambino ad affrontarla nel miglior modo possibile. Secondo l’AID (Associazione Italiana Dislessia), è fondamentale leggere a tuo figlio molti libri. In questo modo lo aiuti a sviluppare un vocabolario sempre più ricco, ad apprendere l’esatta pronuncia delle parole e ad apprezzare il processo di conoscenza senza l’angoscia dell’ambiente scolastico.

Togli dalla naftalina i vecchi giochi come il Monopoli, lo Scarabeo, la dama o gli scacchi e utilizzali per stimolare il bambino a migliorare la concentrazione, il linguaggio e la memoria. Ricorda una cosa fondamentale: sei un Superpapà, tuo figlio ti guarda e ti imita, non sottovalutare mai il bagaglio di conoscenze e abilità che può imparare da te. Fallo sentire in ogni momento capito, sostenuto e amato, credendo in lui e sottolineando tutti i suoi punti di forza, anche la dislessia. La diversità è un valore aggiunto, non una sottrazione!

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