Torna il Bonus Cultura, come per i tre anni precedenti anche nel 2019 i diciottenni potranno usufruire dei 500 euro previsti dalla Legge di Stabilità, spendibili in libri, concerti, mostre e articoli culturali, ma per i nati nel 2001 potranno esserci delle differenze, vediamole insieme
Nato per la prima volta da un’idea del Governo Renzi, di cui il Premier diceva entusiasta il 1 dicembre 2015: “I 18enni sono un simbolo. Vorrei che andassero a teatro. Diamo un messaggio educativo come Stato, quello che le mostre sono un valore bello”. Anche quest’anno il Bonus Cultura è il grande protagonista degli investimenti statali per i nostri ragazzi.
Bonus Cultura, cos’è?
Il Bonus Cultura è un incentivo che lo Stato concede a tutti i neo diciottenni italiani e comunitari con regolare permesso di soggiorno. Si tratta di un buono di cinquecento euro riscattabile sotto forma di voucher, generabili al momento dell’acquisto di un bene di carattere culturale, identificato da un codice. Esso dovrà essere mostrato ai negozianti in caso di acquisto fisico, o inserito nell’apposita barra in caso di acquisto online.
Scadenze e modalità di richiesta del Bonus Cultura
Per i nati nel 2000 il 30 giugno si è conclusa la possibilità di
richiederlo, esso sarà spendibile fino al 31 dicembre 2019. Per i nati
nel 2001 bisognerà aspettare il prossimo gennaio per farne richiesta, i fondi
però sono già stati stanziati e messi in sicurezza.
Per questo terzo anno di erogazione del Bonus Cultura pare che ci siano delle
differenze rispetto ai precedenti, anche se non sono ancora noti i dettagli. Ma
le modalità di richiesta restano analoghe. Il primo passaggio che noi papà
dovremo suggerire ai nostri ragazzi dovrà essere l’ottenimento dell’identità
digitale ( o codice SPID) del neo diciottenne, attraverso i numerosi
portali online come SIELTE o TIM, o recarsi in uno dei 12000 uffici postali
abilitati. A questo punto basterà collegarsi al sito www.18app.italia.it e
seguire la procedura indicata dal sito.
Limiti e pregi del bonus cultura
Dopo le prime difficoltà tecniche iniziali (soprattutto per gli acquisti fisici su Amazon) nella creazione dei voucher, ci si renderà conto che l’esistenza del Bonus Cultura è un bene necessario. In tutte le statistiche europee i giovani italiani risultano sempre fanalino di coda per numero di libri letti o mostre a cui hanno partecipato, riequilibra la situazione solo il numero di concerti live a cui hanno preso parte. In un tempo storico di crisi per noi papà, di disoccupazione alle stelle, difficoltà per le famiglie nel riuscire a stare al passo con tutti i bisogni, questo soffio di cultura per i nostri ragazzi è davvero una cosa buona e giust