Bandiere Verdi e consigli per godersi il mare con i bambini
Bandiere verdi

Bandiere Verdi e consigli per godersi il mare con i bambini

Al mare con i bambini? Meglio dove sventola una bandiera verde. Un segno di riconoscimento di cui si possono fregiare le spiagge a misura di bimbo, selezionate attraverso un’indagine condotta da un campione di pediatri, che valutano una serie di caratteristiche ben precise: dalla qualità dell’acqua al fatto che sia bassa vicino alla riva, dalla sabbia fine e pulita con cui giocare, preferita al fondo sassoso, passando per i servizi di salvamento a mare, la vicinanza di giochi e gelaterie, bar e ristoranti, lo spazio tra gli ombrelloni ma anche la possibilità di scaldare un biberon, cambiare un pannolino o allattare, e in generale la possibilità di passare una giornata spensierata, felice e sicura per una famiglia con bimbi al seguito.

I nuovi ingressi

Quest’anno due new entry sono in Italia, entrambe in Sicilia, e altre due all’estero, dove si è aggiunta per la prima volta una spiaggia extraeuropea, Coco Beach a Dar es Salaam in Tanzania.

Vanno ad aggiungersi a una mappa che restituisce una interessante fotografia dell’Italia a misura di bambino, che ogni famiglia dovrebbe consultare quando decide la meta della sua vacanza. Al primo posto come numero di spiagge verdi troverà Sicilia e Calabria, con ben 18 località ciascuna amiche dei bambini, ma anche un’area interregionale, sull’Adriatico, che si può fregiare del titolo di Riviera Verde, tra Abruzzo, Marche, Romagna, con la maggior densità di bandiere verdi in rapporto alla lunghezza delle coste.

Rimanendo alla classifica ufficiale dopo Sicilia e Calabria c’è la splendida Sardegna, che dimostra con le sue 16 bandiere verdi di avere spazio per i più piccoli tra i Vip della Costa Smeralda e le coste selvagge nuoresi e ogliastrine. Poi la Puglia con 13 comuni verdi, che batte di un’incollatura le Marche, che di spiagge verdi ne vanta 12.

Non solo bandiere verdi: il progetto Safety Beach

Con la bella stagione alcuni lidi balneari hanno aderito al progetto SAFETY BEACH® che rende riconoscibili gli stabilimenti che seguono strettamente le regole basilari per la sicurezza dei bambini: il distanziamento sociale, l’utilizzo di presidi medico chirurgici per la sanificazione, colonnine dispenser di gel per mani, segnaletiche con le regole comportamentali, gadget educativi per i bambini.

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Grazie al portale SAFETYBEACH.IT e all’app (disponibile da fine luglio) si possono vedere gli stabilimenti che aderiscono a questa ottima iniziativa studiata per i nostri bambini.
Nelle spiagge con bandiera SAFETY BEACH®  i piccoli riceveranno in omaggio un libro edito da Giunti Editore per educarli fin da piccoli a vivere un’estate in tutta sicurezza, adesso e sempre! Un simpatico e colorato libro SAFETY BEACH in cui oltre ai consigli sulla sicurezza legati alla situazione contingente vengono dispensate le buone regole di comportamento che tutti noi dovremmo adottare. Qual è l’ora migliore per esporsi al sole? Se porto un amico peloso in spiaggia come mi devo comportare? Cosa è meglio mangiare per poi fare il bagno tranquilli? I piccoli avranno in omaggio anche delle bellissime mascherine colorate GOPOP di Giochi Preziosi.

Occhio al fondale

Le spiagge verdi hanno tutte un ingresso a mare con il fondo basso, importante per fare giocare in libertà i bimbi nel bagnasciuga. Una sorveglianza, soprattutto se sono molto piccoli, è comunque sempre consigliata, come l’uso di dispositivi per aiutarli a galleggiare: braccioli, corpetti, tavolette per aiutarli a prendere confidenza con il mare, salvagenti.

Chiaramente sarete voi i primi a dover valutare il grado di esperienza dei vostri bambini, e a dovere stare molto attenti al fatto che il fondale non sia sassoso, non abbia buche profonde, o non ci siano correnti a riva. Se andate in una spiaggi nuova fate il bagno sempre insieme ai vostri bimbi e controllate tutto, con discrezione a attenzione. Non bisogna comunicare paura, ma prudenza. Il mare è divertente ma va rispettato.

Sabbia o sassi

Un altro fattore considerato dai pediatri è il fondo sabbioso, chiaramente pulito, ideale per fare i tipici giochi da spiaggia: castelli e formine, piste di biglie e profonde buche. Questo non vuol dire che anche un fondo sassoso non possa essere divertente e accogliente per i bambini. Chiaramente anche qui occhi aperti: con i sassi si gioca, non si mangiano.

Bar e ristoranti

Un bar nelle vicinanze è sicuramente un alleato importante per una famiglia in vacanza. Ci sono i bagni, c’è la possibilità di prendere acqua fresca, scaldare un biberon, cambiare un pannolino, comprare uno spuntino. Se però volete qualcosa di più selvaggio ci si può comunque attrezzare: borsa frigo per l’acqua, cambia pannolini portatile e salviette, termos per il latte o scalda biberon a batterie. I bagagli aumentano, certo, ma chi ha bambini è abituato. Sicuramente, in assenza di bar, non bisogna trascurare acqua e spuntini. I bambini hanno necessità di spezzare l’appetito spesso e di rimanere sempre idratati.

Zecche e meduse

Occhio alle zecche. Anche in una spiaggia sempre pulita è impossibile assicurare che non ce ne siano, magari in un pezzo d’erba secca o su qualche arbusto. L’importante è sapere che la puntura di una zecca diventa molto pericolosa solo se trascurata. Quando la zecca di attacca non bisogna assolutamente tirarla via, o dentro la pelle rimarrebbe il rostro con cui si attacca, portatore di pericolose infezioni. Per uccidere una zecca bisgona soffocarla, coprendola con un batuffolo di cotone o una compressa di garza impregnati d’olio. Una volta fatto, la zecca si staccherà da sola.

Per quanto riguarda le meduse invece il loro arrivo è imprevedibile, e spesso è anche un segno di salute del mare. In Italia non esistono specie davvero pericolose, ma il tocco dei tentacoli può essere molto doloroso e spaventare i bambini. Comunque niente panico. La prima cosa da fare è insegnare ai bambini a starne alla larga. Nel caso in cui tocchino il bambino prima di tutto bisogna lavare con acqua fredda oppure con un gel astringente al cloruro di alluminio. Si compra n farmacia ed è bene che sia nel kit base delle famiglie in vacanza, anche perché è utile pure per le punture di zanzare. In alternativa si può usare una crema al cortisone.

Gli orari giusti

I bimbi piccoli dovrebbero evitare le ore più calde della giornata, quelle centrali, ma non sempre è possibile. Nel caso in cui si passi tutta la giornata al mare bisogna garantire una zona ombreggiata dove ripararsi. Un altro trucco è quello di usare magliette leggere e cappellini, che si possono bagnare di tanto in tanto. Bene la crema solare, ma senza esagerare a meno che il bambino no abbia la pelle particolarmente delicata. Non si può usare per tutta l’estate la protezione 50, bisogna calare e permettere al bambino di attivare la sua protezione migliore e più naturale contro il sole: abbronzarsi, e fare il pieno per l’inverno di vitamina D.

La paura del mare

Attenzione a non forzare i bambini che all’inizio hanno paura del mare. Per prima cosa bisogna tenere conto che da piccoli si è molto molto sensibili agli sbalzi di temperatura, e poi che comunque, anche per chi fa piscina, il mare è un elemento da scoprire con calma e senza forzature. Un buon modo è iniziare a giocare nel bagnasciuga, magari con un pallone, fare un bel castello con i piedi a mollo, o scavare sulla riva la classica piscina. Piano piano il bambino si acclimaterà e sarà il primo a volere esplorare il nuovo ambiente.

Meglio dove sventolano le bandiere verdi

Al mare con i bambini? Meglio dove sventola una bandiera verde. Ma ogni spiaggia può diventare un posto da sogno con qualche piccolo accorgimento e tanta voglia di divertirsi insieme. E non dimenticate di portarvi i libri da leggere sotto l’ombrellone!

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