Gli spazi in casa, figlio mio quanto ingombri!
spazi in casa

Gli spazi in casa, figlio mio quanto ingombri!

È appena arrivato e si è preso tutto, anche i miei spazi in casa mia!

Aiuto mi si è ristretta la casa!

“Cara, non vorrei sembrare inopportuno, ma i calzini dove sono?”

“Sei sempre il solito, dove devono essere? Nel mobile della televisione no?”

Ovvio Superpapà, come ho fatto a non pensarci prima! I calzini sono in sala così come la schiuma da barba nello sgabuzzino e la mia borsa da lavoro a casa della vicina perché da noi non c’è più spazio. Casa piccola? No, pupo piccolo! Mr. Tetta ha annunciato il suo arrivo e noi ci siamo trasformati in due accumulatori seriali. Dalla prima tutina siamo passati alla venticinquesima “E se non si dovessero asciugare? E se piovesse tutti i giorni? E se si rompesse lo stendino? “. Poi abbiamo pensato che forse era il caso di acquistare l’asciugatrice. Eh, ma non abbiamo spazio, ok mettiamola nel tuo studio al posto della scrivania “tanto t’appoggi sul tavolo della cucina”.

Non sia mai…

A trovarlo il tavolo della cucina! Dico io, ci sarà un motivo per cui abbiamo soprannominato nostro figlio Mr. Tetta. Eppure, collega Superpapà, ti assicuro che ogni centimetro quadro è coperto da biberon di ogni foggia, colore e dimensione, con annesse tettarelle. Il bello è che appena gli avviciniamo il biberon alla bocca, inizia a sputare come un lama tibetano e a intonare un pianto che sembra la sveglia di Mordor. Ma “non sia mai me sparissero le tette”. Non il latte, papà, nota bene, le tette. Va beh, in questo caso non sia mai lo dico pure io!

Vogliamo parlare del bagno? Fasciatoio, due vaschette per il bagnetto perché “non sia mai”, uno stuolo di prodotti cosmetici per (in ordine sparso): pelle del culetto, dei piedini, delle manine, delle guancette, degli occhietti, delle orecchiette. Più otto shampoo compreso quello antipidocchi… peccato che Mr. Tetta sia ancora pelato come Yul Brinner. C’ho così tanti cosmetici dentro a due metri quadri di bagno che la proprietaria della profumeria sotto casa viene a rifornirsi da noi!

Le camere da letto

Ma non ci stava un letto una volta qua dentro? Certo, ma è sepolto sotto uno stuolo di millemila copertine non sia mai avesse freddo, otto pupazzi, ciucci messi ai quattro punti cardinali (ndr. Mr. Tetta li schifa manco fossero cavoletti di Bruxelles). Ma scusa non doveva dormire in cameretta? Non sia mai si dovesse sentire solo! Ecco, collega papà, la cameretta è il Sancta Sanctorum della casa, quella stanza dove riceviamo gli ospiti perché pulita, brillante, sempre in ordine, in poche parole… disabitata. E pensare che ho pure comprato quel lettino svedese il cui montaggio ha richiesto prima una laurea honoris causa in ingegneria e poi un dottorato in astrofisica.

Adesso ti saluto caro Superpapà, vado a recuperare il calzino e a prendere le chiavi della macchina dal tabaccaio all’angolo!

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