Uno degli argomenti più dibattuti alla scuola d’infanzia è l’opportunità, per i bambini, di fare il riposino pomeridiano.
La questione è complessa e la sua risoluzione non è facile anche perché non esiste alcuna legge o provvedimento che disciplini la questione sonno nelle scuole d’infanzia.
Il primo punto da considerare è che, molto spesso, alla scuola d’infanzia le classi sono miste quindi formate da bambini dai 3 ai 6 anni. Spesso fanno il loro ingresso a scuola bambini “anticipatari”, ossia bambini che compiranno il 3° anno di età entro il 31 marzo successivo all’inserimento.
Questa grande varietà di età anagrafiche comporta anche una vasta eterogeneità di bisogni: di sicuro un bambino di 3 anni ha una maggiore esigenza di riposo rispetto ad un bambino di 6. Non si possono obbligare bambini a star svegli se sono troppo stanchi così come non è possibile obbligare a dormire chi non ne sente la necessità.
Allestiamo una sala nanna alla scuola d’infanzia
Si potrebbe pensare che questo problema sia facilmente risolvibile allestendo delle sale nanna. In realtà sono solo poche le situazioni in cui è possibile ovviare al problema con questa soluzione.
La scuola dovrebbe avere disponibilità di spazi adeguati. Purtroppo le scuole italiane sono molto spesso povere di spazi “comuni”. Sono, nella maggioranza dei casi, situate in edifici vecchi, costruiti con criteri ormai superati e che ospitano un numero sempre crescente di bambini.
Un’altra criticità di cui tener conto in questo caso è la disponibilità della scuola a poter offrire un’opportuna sorveglianza che si traduce in personale numericamente sufficiente a coprire la fascia oraria del riposino.
Per il riposino zone relax e altre strategie… fantasiose
Cosa si fa nelle scuole che non riescono ad organizzare spazi dedicati?
A volte all’interno delle aule le insegnanti riescono a creare delle zone relax. Queste zone sono provviste di materassini, cuscini e teli dove i bambini che ne hanno necessità, si stendono e si godono un po’ il loro riposino. Gli spazi possono essere anche creati come “intersezione” per cui può essercene uno che raccoglie diverse classi. I bambini che hanno voglia di rilassarsi vanno tutti nell’aula con la zona relax, gli altri si incontrano per giochi o attività in un’altra. Questa soluzione ha il vantaggio di far in modo che il riposino di alcuni non venga disturbato dal “rumore” degli altri.
Purtroppo ci sono scuole in cui, per mancanza di spazio (le aule sono piccole rispetto al numero di bambini ospitati), non è possibile neanche ricavare una zona relax. In questi casi le maestre devono ingegnarsi come possono spesso invitando i piccoli ad appoggiare la testa sul banco e riposare come meglio riescono.
Di sicuro non è la soluzione ottimale ma è di certo meglio di nulla!