Recensione di “Scosse. La mia vita a cuore libero”
Gianluca Gazzoli Scosse

Recensione di “Scosse. La mia vita a cuore libero”

Scritto da Gianluca Gazzoli, edito da Mondadori

Leggere, per me, ha sempre significato tanto. Oltre ad emozionarsi e a sentirsi meno soli, leggere un bel libro ti fa sentire vivo.
Quando ho letto “Scosse. La mia vita a cuore libero“, però, ho capito una cosa davvero importante: ci sono persone che hanno una marcia in più perché si mettono in gioco, le loro storie di vita sono da esempio per tutti gli altri.

Il mitico Gianluca Gazzoli

Conosco bene l’autore del libro, ho potuto seguire la sua ascesa nel mondo dell’intrattenimento divenendo, in breve tempo, uno dei radio conduttori e televisivi più seguiti dai giovani. Una persona ricca di iniziative con un’anima sportiva che dà il massimo ai suoi affetti e al suo lavoro. Un vero super papà che nel 2019 ha organizzato a Milano la bellissima festa About Basketball Day .

Gli attacchi di tachicardia

Gianluca ci svela che giovanissimo, all’età di 15 anni, ebbe i primi sintomi. Durante una corsa il suo cuore cominciò a battere all’impazzata, la vista si appannò e lui fu costretto a fermarsi, sperando che fosse solo un episodio isolato.
Per questo non disse niente alla famiglia né agli insegnanti, per paura di essere escluso dalle gare sportive che stava preparando. Ha rischiato grosso. Gli attacchi di tachicardia cominciarono ad essere sempre più frequenti ed intensi.
Da quel momento in poi, un’interminabile trafila di visite ed accertamenti. Poi l’esito: aritmia ventricolare maligna.
E che cos’è? È grave? Sicuramente questo avrà pensato un poco più che bambino di 15 anni. Una diagnosi dalla quale non c’è scampo, è un fulmine a ciel sereno nella vita di un ragazzo.

Convivere con un defibrillatore

Un ragazzo dedito allo sport, così responsabile e attento. Un ragazzo pieno di vita. Apparentemente sano, eppure, con un così grande peso sulle spalle. Nella vita accadono cose alle quali è difficile dare una spiegazione. Gianluca si è fatto forza ed ha lottato. Non avrebbe mai rinunciato alla sua vita di giovane ragazzo di 15 anni, alla sua vita “normale”.
Non avrebbe mai rinunciato a giocare a basket, il suo primo e grande amore. Nonostante ciò, i medici si raccomandarono con lui di non sforzare il suo cuore. Che il defibrillatore era come un paracadute, che si sarebbe dovuto aprire soltanto in casi di estrema necessità. Neanche questo, però, lo spinse ad arrendersi. I primi anni, senza paura, sforzò il suo cuore tanto da far azionare il defibrillatore per ben 5 volte. Una sensazione strana. Il corpo riceve una scossa talmente forte da farti accasciare a terra privo di sensi. È quasi come morire.

Gianluca non si arrende

Ad oggi, Gianluca è un ragazzone di 1,90m, con bicipiti scolpiti e un corpo tatuato. E chi lo direbbe mai cos’ha nascosto sotto quel petto forte e muscoloso. Gianluca Gazzoli è un guerriero. Dal suo libro traspare tutta la sua forza. Il non volersi arrendere per nessun motivo. Gianluca per me è un uomo che ha vissuto davvero. Lo ha fatto fin dal giorno in cui si è accasciato a terra per la prima volta, lo ha fatto mentre gli davano quella diagnosi che nessuno vorrebbe ricevere mai, lo ha fatto sforzando il suo cuore più del dovuto facendo azionare il defibrillatore e lo ha fatto raccontandosi e tirando fuori tutti i suoi timori.
Sì, perché, dietro una grande forza, si nasconde sempre una grande paura.

Vulnerabilità e voglia di vivere

Nel libro Gianluca Gazzoli racconta di essere stato spesso vulnerabile. Ad esempio, quando, al ritorno da un’uscita con la fidanzata, trovò la madre di lei accasciata a terra senza vita. Anche lei aveva un problema cardiaco. Le avevano impiantato un pace-maker poco tempo prima, ma non le era bastato a salvarle la vita. Con il suo racconto, Gianluca, ha voluto trasmettere a tutti noi un po’ del suo coraggio. Nonostante tutto, i problemi, la paura, le privazioni, Gianluca è un ragazzo felice. Un ragazzo che ama la vita come pochi, alla quale dà un valore inestimabile.
Ogni minuto è prezioso. Ogni corsa, ogni sforzo, potrebbe costargli la vita. Quando ho cominciato a leggere il suo libro sono stato catapultato in un’altra dimensione. Ne sono uscito e sono tornato alla realtà soltanto quando sono arrivato all’ultima pagina. Una storia che fa riflettere e che ti dà una forza incredibile.

“Scosse. La mia vita a cuore libero” è un libro da leggere assolutamente perché ti trasmette davvero tanto. Ti insegna che la vita a volte è crudele. Ci mette davanti ostacoli che ci scaraventano a terra. Ma quelle stesse montagne che pensiamo di non riuscire a scalare e a superare, fanno parte del gioco e va bene così. Affrontare i problemi con il sorriso è un importante passo per riuscire a superarli.
Grazie Gazzo per esserti aperto a noi e per averci raccontato il tuo amore per la vita.

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