Filastrocche per bambini: le più conosciute
papà legge un libro di filastrocche alla figlia

Filastrocche per bambini: le più conosciute

Filastrocche per figli e papà

L’autunno ci ricorda che l’inverno è alle porte, il freddo inizia a farsi sentire e la casa diventa sempre più accogliente. Cosa c’è di meglio che provare a ricordare le filastrocche con cui ci divertivamo da bambini e condividerle con i nostri figli? Giochiamo con loro facendogli allenare la memoria, ma anche quella di noi papà.

Le filastrocche senza tempo

Ambarabà Ciccì Coccò

Ambarabà Ciccì Coccò
Tre civette sul comò
che facevano l’amore
con la figlia del dottore
Il dottore s’ammalò
Ambarabà Ciccì Coccò 

Sì lo sappiamo che l’avete letta recitandola

Apelle Figlio Di Apollo

Apelle Figlio di Apollo
Fece una palla di pelle di pollo
Tutti i pesci salirono a galla
per vedere la palla
di pelle di pollo
fatta da Apelle
figlio di Apollo

Chi tra papà e figlio sarà caduto prima nel tranello linguistico? Ci giochiamo così una caramella.

Filastrocca della Settimana

Tanto sole il lunedì
bianca neve il martedì;
mercoledì si scende in piazza,
per sentir la storia pazza.
Qui si ride il giovedì,
non si piange il venerdì.
E di sabato vi avviso,
c’è la festa del sorriso.
La domenica è baldoria,
perché inizia un’altra storia.

Un buon modo per ripetere insieme i giorni della settimana.

E i mesi dell’anno

Trenta giorni a novembre,
con aprile, giugno e settembre.
Di ventotto ce n’è uno,
tutti gli altri ne han trentuno.

Quanti di noi papà fanno ancora ricorso a questa filastrocca per ricordare di quanti giorni sia il mese in corso, prima di pianificare l’ennesima riunione aziendale?

La filastrocca di Gianni Rodari

Accento sulla À

O fattorino in bicicletta
dove corri in tutta fretta?
Corro a portare una lettera espresso
arrivata proprio adesso.
O fattorino corri dritto,
nella lettera cosa c’è scritto?
C’è scritto – mamma non stare in pena
se non rientro per cena,
in prigione m’hanno messo
perchè sui muri ho scritto col gesso.
Con un pezzetto di gesso in mano
ho scritto sui muri della città:
Vogliamo pace e libertà.
Ma di una cosa mi rammento,
che sull’a non ho messo l’accento.
Perciò ti prego per favore,
va’ a correggere tu quell’errore.
E un’altra volta mammina mia,
studierò l’ortografia.

Camino acceso, cioccolata calda e tante coccole

Raccontando ai nostri figli le filastrocche che piacevano anche a noi papà da bambini sarà un buon modo per conservare la tradizione padre – figlio. Davanti al camino, allietati da una tazza di cioccolata calda potremo provare a sfidarli testando la loro memoria di settimana in settimana, sarà un metodo istruttivo oltre che un momento di tenerezza.

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