Ho un ricordo nitido di un giorno particolare della mia infanzia: ero ancora un bambino quando al mare, in una giornata afosa, vidi davanti a me una ragazzina svenire sulla sabbia. Potete immaginare il panico e la confusione che si crearono attorno alla povera fanciulla; per fortuna la ragazzina fu subito soccorsa da mani esperte e adagiata all’ombra. Ai primi segnali di ravvivamento, una donna anziana le porse un bicchiere di acqua e zucchero per favorire la totale ripresa dei sensi; lo zucchero è considerato da sempre un energizzante fondamentale per il nostro organismo.
Sin dai tempi antichi viene estratto dalla barbabietola e dalla canna da zucchero: le prime testimonianze risalgono addirittura al 5000 a.C. in Cina e in India, ma saranno successivamente gli arabi a importarlo in Europa e a diffonderne la coltivazione e l’uso nell’alimentazione.
Oggi per l’#OperazioneFalsiMiti di AIDEPI facciamo chiarezza su una bufala che spesso si annida tra i vari blog e siti di cucina spuntati come funghi negli ultimi anni:
“Ma lo zucchero fa male e non va dato soprattutto ai bambini ?!”.
E’ vero che negli ultimi anni ha preso vita un acceso dibattito sull’uso e sulle dosi giornaliere consigliate di zucchero; il dibattito coinvolge i massimi esperti nutrizionisti, le organizzazioni preposte al controllo, le agenzie governative e le industrie produttrici. Questo non vuol dire bandire un alimento indispensabile come lo zucchero dall’alimentazione di grandi e piccini; bisogna diffidare di articoli e post che non citano fonti certe ed evitano il pensiero scientifico. A tal proposito io mi fido dell’esperto incaricato da AIDEPI, vale a dire il Dott. Michelangelo Giampietro, medico chirurgo specialista in medicina dello sport e scienza dell’alimentazione, il quale sostiene che:
“Il problema non è infatti nella quantità di zucchero assunta ma nel fatto che continuiamo a essere uno dei popoli più sedentari d’Europa. Una condizione che riguarda almeno la metà della popolazione. Inclusi molti bambini, che sono sovrappeso o obesi non tanto perché assumono troppi zuccheri ma perché mangiano semplicemente più di quello che riescono a consumare all’interno di uno stile di vita poco attivo e troppo sedentario.”
Ad alimentare la confusione tra i consumatori ci pensa anche un articolo pubblicato nel febbraio 2012 sulla rivista Nature dal professore R. Lustig (professore di clinica pediatrica, presso la University of California, San Francisco), dal titolo: “La tossica verità sullo zucchero”. Anche se il testo integrale non è disponibile pubblicamente per la lettura, pare che esso includa dati riguardanti la dipendenza che lo zucchero sarebbe in grado di creare in chi lo assume. Non si fa attendere lo sciacallaggio on-line; appaiono post aventi titoli allarmanti tipo “Zucchero bianco: un veleno di uso quotidiano!” (http://quantoequantaltro.blogspot.it/2013/05/zucchero-bianco-un-veleno-di-uso.html), ovviamente si tratta di articoli dove non vengono specificati autore e fonti autorevoli. “L’articolo su Nature riflette l’opinione personale dell’autore e non costituisce uno studio scientifico delle prove al momento esistenti” ribatte con un post Elisabeth Weichselbaum, scienziato della nutrizione alla British Nutrition Foundation.
Anche in Italia la discussione si mantiene viva: alle posizioni estremiste del Prof. Franco Berrino, epidemiologo ed esperto di correlazione tra cibo e tumori, che auspica la scomparsa dello zucchero dalla dieta, fa eco il Prof. Giorgio Calabrese, che dalle pagine di Expo 2015 Magazine ribatte:
“Io sono assolutamente contrario alla dichiarazione di togliere lo zucchero dalla dieta. È un’idea che non ha basi scientifiche. Il concetto di fondo, che non dobbiamo mai perdere di vista, è questo: lo zucchero serve per dare energia a pronta presa sia ai muscoli, cuore compreso, sia al cervello, che a tutte le cellule del nostro organismo. Lo zucchero serve per poter continuare a vivere in ogni istante al massimo della propria energia. Quindi dire che lo zucchero va tolto dalla dieta è una cosa antiscientifica. Noi abbiamo bisogno dello zucchero e del fruttosio, altrimenti si ha una caduta di energia costante e i primi due organi a risentirne sono proprio il cuore e il cervello.”
Riassumendo, si può dire che lo zucchero non fa male, anzi è indispensabile per il nostro organismo. In Italia nel 2012 sono stati pubblicati i LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana), che sono raccomandazioni sviluppate da più di 100 esperti italiani che utilizzano un approccio scientifico. Dire che lo zucchero fa male ai bambini è sbagliato, basta non eccedere nelle dosi giornaliere.
Per arginare il fenomeno delle bufale in rete, unisciti ai Myth-Buster, i cacciatori di Falsi Miti: segui le istruzioni presenti sul sito di Ore17, usa l’hashtag #OperazioneFalsiMiti sui tuoi canali social e segnala la tua bufala alimentare!
Se sei un blogger o gestisci un sito, accedi a www.YourBrand.Camp per scaricare tutti i materiali del progetto e interagire direttamente con AIDEPI, faremo chiarezza una volta per tutte!
Silvio Petta
Fonti
http://www.who.int/nutrition/publications/guidelines/sugars_intake/en/
http://www.eufic.org/article/it/page/FTARCHIVE/rid/Lo-zucchero-fa-davvero-cosi-male/
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_dossier_26_listaFile_itemName_0_file.pdf