Come educare i nostri figli al valore dei soldi
Il valore del denaro dovrebbe essere insegnato ai nostri figli sin da piccoli, facendogli capire che papà e mamma lavorano per garantire loro un futuro felice, ma che spesso qualche rinuncia è necessaria. Secondo gli psicologi infantili i bambini già a quattro anni sono in grado di comprendere un discorso incentrato sul tema dei soldi, soprattutto se legato all’acquisto di oggetti che loro conoscono e amano. Il denaro per loro diventa un oggetto di scambio, soldi in cambio di oggetti.
Papà lavora, rinuncia a passare del tempo con te, per guadagnare soldi che utilizzerà anche per te
All’età di sei anni si può già far capire a nostro figlio il sacrificio che si nasconde dietro il riuscire ad avere denaro sufficiente per condurre una vita agiata. Questo spesso si traduce in meno tempo a disposizione per noi papà per poter fare giochi insieme, viaggi e addirittura rischiare di perderci la loro recita scolastica o la partita di calcio di inizio campionato. Insegnare il sacrificio sarà come impartire loro il rispetto immateriale per i soldi.
A sette anni proviamo ad affidare loro l’autonoma gestione dei loro soldi
Sì, sette anni sembrano essere l’età giusta per iniziare ad elargire la tanto agognata paghetta. Con questi soldi dovranno essere in grado di comprarsi da soli il gelato quando li accompagniamo al parco dagli amici la domenica pomeriggio, aspettare Natale per avere in regalo i soldi dalla nonna e comprarsi con questi il nuovo gioco per la PlayStation, capendo così che nessuna risorsa è illimitata e che quando si ha qualcosa si deve saper ponderare, anche fissando delle priorità di spesa.
A undici anni introduciamo pure il concetto del risparmio
Chi lo ha detto che la paghetta settimanale va per forza consumata tutta? I soldi non scadono, non eccedere nell’acquistare il superfluo non è sbagliato, anzi a volte è quasi necessario. Regaliamo loro un salvadanaio in cui potranno inserire tutte le paghette avanzate e a fine anno andiamo con loro a comprare il gioco che tanto hanno desiderato per mesi, facendogli capire che ciò che non è necessario può aspettare.