Cattivissimo Me 4, Gru tenero padre di famiglia
Cattivissimo Me 4

Cattivissimo Me 4, Gru tenero padre di famiglia

È ormai appurato come il brand di Cattivissimo Me sia un franchise cinematografico ben saldo al botteghini dei cinema mondiali: si tratta di una vera e propria potenza commerciale in grado di fatturare fino a 4 miliardi di dollari di incasso.
I 4 film e i 2 spin-off realizzati e prodotti dalla Illumination Entertainment nel corso degli anni hanno aperto la strada ad una serie di incassi fenomenali dovuti anche al merchandise dei Minions che, sin dall’uscita del primissimo film, ha attirato milioni di bambini e ragazzi.
Il successo è ormai acclarato e i motivi dietro di esso sono ben chiari: al di là della sceneggiatura e della profondità narrativa, Cattivissimo Me funziona e attira sempre più bambini e genitori al cinema.
Ma che dire di Cattivissimo Me 4, il nuovissimo film del filone in uscita nelle sale italiane il 21 agosto e presentato nelle recenti Olimpiadi di Parigi 2024?
Sarà riuscito a rimanere al passo con i successi precedenti del brand?

Il cambio radicale di Gru e la sua evoluzione

Ormai giunto al quarto capitolo della saga, il lavoro fatto da Chris Renaud e Patrick Delage alla regia di questo nuovo tassello dell’universo di animazione più famoso al mondo sembra sin da subito aver esaurito le idee, ma non gli spunti narrativi incentrati sull’evoluzione dei personaggi protagonisti, uno su tutti proprio Gru.
In circa 95 minuti di durata, la pellicola mette in campo un quantitativo di materiale narrativo di mista qualità, a volte strabordando con personaggi nuovi, citazioni interne o esterne all’universo, svolte narrative, twist inaspettati e battute varie, il tutto alla ricerca di un filo conduttore che leghi la trama e la porti in un multiverso parallelo che valga la pena di esplorare.
Dietro le molteplici linee narrative delle quali si compone il film c’è sicuramente del buono, anche se purtroppo la quantità di idee tradotte in realtà a volte non fanno che sovrapporsi e rubarsi la scena tra di loro.
Al centro notiamo il cambiamento radicale della personalità di Gru che da villain cattivo, ambizioso e piuttosto frustrato diventa un tenero padre di famiglia, un personaggio che diviene buono perché si ricopre dell’importantissimo ruolo di marito e padre.
Fortunatamente, quel lato abbastanza tagliente che caratterizza ogni relazione sociale che instaura, sia con i membri della sua bizzarra famigliola che con altri personaggi esterni, rimane invariato e continua a rendere il suo personaggio iconico.
La sua nuova vita a capo di una famiglia a dir poco disfunzionale e bizzarra, però, si sposa poco con quelle che sono le intenzioni che il franchise ha da sempre veicolato sin dalla sua nascita, ossia essere una sorta di universo spionistico raccontato dal punto di vista dei nemici.
La trama infatti rimanda molto agli Incredibili di Pixar, ma in questo capitolo viene aggiunto un bebè che sembra odiare proprio Gru, facendolo precipitare in un vortice di instabilità emotiva non da lui.
Per cercare di rimediare alla situazione, la pellicola narra di come la sua famiglia viene mandata sotto copertura in un rifugio segretissimo della lega degli anti-cattivi a causa di una minaccia oscura.

Tante storie intrecciate

La trama principale sarebbe di per sé interessante e accattivante se non si mischiasse ad altre sotto-trame che non fanno che rendere il tutto abbastanza confuso.
Una delle linee narrative che si sovrappone racconta la storia di un ex compagno di accademia di Gru ormai diventato un cattivo di successo che, accompagnato dalla ragazza più glamour dell’accademia, si fa strada nell’ascesa al ruolo di super-cattivo.
Le basi per una linea narrativa parallela ci sarebbero tutte se non fosse per la quantità smisurata di personaggi e situazioni buttate nel calderone un po’ troppo alla rinfusa.
Non appagato dal potpourri creatosi dalla trama principale e da diverse altre sotto-trame, il film va a ripescare anche dal passato narrativo del franchise prendendo spunto dalle pellicole precedenti, ma trascurando un po’ il suo lato originale.
A tutto questo si aggiungono ovviamente i Minions, gli esserini immancabili nella serie di Cattivissimo Me che, con le loro gag e la creazione dei nuovissimi Megaminions, attireranno comunque i bambini incollandoli allo schermo.
Insomma, con il quarto capitolo di una delle saghe di animazione di maggior successo, Illumination ha provato a dare al suo fedele pubblico ciò che vuole, buttando nel calderone narrativo un’enorme mole di elementi e lasciando che siano gli spettatori a far emergere ciò che vogliono.
L’obiettivo preposto sarà stato raggiunto? Lo scopriremo nei primi week-end di proiezione!

Cattivissimo Me 4 in uscita il 21 agosto

Arrivato al quarto capitolo, Cattivissimo Me non ha gran bisogno di innovare o di narrare una storia troppo accattivante: può benissimo continuare a cavalcare l’onda del successo avuto nel corso degli anni contando sull’affetto che il pubblico ormai prova nei confronti dei personaggi.
Triste a dirsi, però, questa scia di successo retroattivo potrebbe aver bisogno di un rinnovamento per donare nuova linfa alla storia di Gru e dei co-protagonisti.
Questo di certo non impedirà a milioni di famiglie di andare a vedere al cinema il nuovissimo film della saga d’animazione tra i maggiori incassi di sempre!

Trailer Cattivissimo Me 4

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