Adolescenti, istruzioni per l’uso. Come fare in modo che una vacanza in famiglia non si trasformi in una discesa negli inferi

Adolescenti, istruzioni per l’uso. Come fare in modo che una vacanza in famiglia non si trasformi in una discesa negli inferi

Adolescenti in vacanza

Agosto, tempo di sfide. In un angolo dell’armadio hai riposto una piccola valigia dove hai tenuto da parte un po’ di pazienza, un pizzico di ironia e due tappi per le orecchie. È la tenuta antisommossa che ti permetterà di sopportare il solito copione. “Ti prego papà lasciami dalla nonna, dalla zia, dalla vicina, ti lavo la macchina per dieci anni di seguito”. A questi sproloqui segue una fase di assoluto mutismo condita da borbottii e occhiatacce in ordine sparso. E il bello è che non gli hai proposto una seduta dal dentista, ma semplicemente un vacanza in famiglia!

Ah, gli adolescenti, questi piccoli esserini che ti girano per casa con il sopracciglio perennemente alzato e l’espressione scontrosa e sardonica. Era più semplice da piccoli, quando ti bastava una smorfia, un po’ di solletico e un Chupa-Chups per farli sorridere. Non ti facevano dormire, magari erano capricciosi ma almeno erano felici di andare ovunque, l’importante era farlo insieme. Ti devi rassegnare a una vacanza deprimente o stressante? Niente affatto, la parola d’ordine per trattare con un adolescente imberbe è soltanto una: gioca d’astuzia!

Istruzioni d’uso per adolescenti in vacanza

Non fare il dittatore

La scelta finale della destinazione spetta a noi genitori, è vero, ma nulla toglie che puoi coinvolgere tuo figlio nella pianificazione. L’adolescenza è quel periodo balordo in cui si gioca a fare gli adulti e i ragazzi amano essere coinvolti nelle decisioni. Puoi incaricarlo, ad esempio, di proporre alcune destinazioni, in base al budget di cui disponete o di organizzare qualche escursione. Questo modo di fare lo coinvolge e sviluppa il suo senso di responsabilità.

Suscita interesse e attenzione

Se parti pensando di coinvolgere i tuoi figli in un tour estenuante tra musei e gallerie d’arte, hai già creato le premesse per una vacanza infernale. L’astuzia in questo caso è alternare le visite culturali a quelle un po’ più “easy” e adatte alla loro età. Organizza pranzi o cene in locali divertenti, visite a parchi divertimenti oppure un intero pomeriggio dedicato allo shopping.

Massima flessibilità

Le regole in vacanza? Poche ma buone. Questo per dirti che durante le ferie puoi mollare un po’ la presa su alcune cose come l’orario di rientro o quello in cui si va a dormire. La cosa importante è chiarire sin da subito quali saranno le regole non negoziabili per non incorrere in musi lunghi e litigate.

La tecnologia in vacanza

Pretendere che tuo figlio non tocchi il cellulare per tutta la durata della vacanza è una pretesa assurda. Tutti abbiamo bisogno di Internet perché sentiamo la necessità di prenderci del tempo per noi. Tu magari vuoi leggere le ultime notizie, tua moglie scoprire curiosità interessanti sulla località dove siete e tuo figlio vuole semplicemente chattare con i suoi amici. L’astuzia è stabilire a priori orari e modalità.

Dagli spazio

Vuoi visitare la mostra su usi e abitudini del bue muschiato dell’Uzbekistan ma tuo figlio piuttosto gradirebbe un mese di lavori forzati in Siberia? Lascialo in albergo, se l’età lo consente. Vai senza di lui anche perché portare dietro un ragazzo che mastica chewing gum e risentimento non è il massimo del relax. Non è giusto imporre la tua presenza 24 ore su 24. L’età puberale si nutre di momenti di solitudine e intimità, sono necessari e tu non ne devi fare un dramma.

Attività in famiglia

Anche se non te lo dirà nemmeno sotto tortura, l’adolescente di casa ama le attività familiari. Il problema è riuscire a conciliarle con il bisogno di stare da solo. In questo caso fatti aiutare da lui a pianificare le attività nelle quali vorrà essere coinvolto.

L’arte dell’ignorare

Sopravvivere a un adolescente in vacanza vuol dire apprendere la sottile arte di ignorare alcune cose. Impara a non vedere il suo sguardo perplesso e leggermente canzonatorio se in macchina intoni “Felicità” di Albano e Romina, ignora qualche risposta non proprio degna di Monsignor Della Casa, tollera qualche malumore, considerandolo semplicemente un momento che passerà presto. Ricordati, l’imperativo è sopravvivere all’alieno che ti siede accanto e dice di essere tuo figlio!

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