WeWorld Onlus rilancia la modifica del calendario scolastico
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WeWorld Onlus rilancia la modifica del calendario scolastico

WeWorld Onlus: l’organizzazione per un mondo più equo

L’associazione nasce grazie all’unione di due organizzazioni non governative: WeWorld e GVC con lo scopo di migliorare le condizioni di vita di donne, uomini e bambini, al fine di costruire un mondo a misura di tutti, dove i diritti e la tutela dell’ambiente siano riconosciuti. In un mondo dove ingiustizia e diseguaglianza spesso primeggiano, l’impegno della Onlus è quello di cercare di garantire a tutti, in particolar modo alle donne e ai bambini i diritti fondamentali, quali l’educazione, l’acqua, il cibo e la salute, attraverso la creazione di uno sviluppo equo e sostenibile. L’obbiettivo di WeWorld è quello di contrastare fenomeni che ledono la dignità dell’essere umano come le spose bambine e tutte le forme d violenza di genere.

La proposta per cambiare il calendario scolastico

La volontà precisa di migliorare le condizioni di vita delle persone è la prerogativa principale della Onlus, che si è fatta promotrice di un’interessante proposta riguardante l’ambito scolastico a pochi giorni dal ritorno sui banchi di scuola. La proposta di WeWorld è quella di rimodulare il calendario scolastico, riducendo da tre a due il periodo di vacanze estive.

Il motivo della richiesta

Alla base della richiesta c’è la necessita di assicurare più continuità didattica e relazionale, contribuendo in questa maniera a prevenire la perdita di competenza e problemi più gravi riguardanti l’abbandono scolastico.
Per garantire il numero totale di 200 giorni di lezione, è sufficiente distribuire in modo bilanciato più pause durante l’anno. Il suggerimento della Onlus, tra l’altro, renderebbe l’Italia conforme alla programmazione scolastica degli altri Paesi Europei.

Un duplice significato

La proposta di WeWorld è da considerarsi di notevole importanza, perché avrebbe un duplice significato, dal punto di vista protettivo e da quello dell’uguaglianza sociale. È fuori discussione che un lungo periodo di interruzione scolastica comporta la mancanza di volontà e di competenza da parte degli studenti, specie in quelli meno avvezzi allo studio.
Qualora, si potessero rimodulare le giornate di pause durante l’anno, invece, si eviterebbero tanti problemi.

L’uguaglianza sociale

Bisogna sottolineare, inoltre, un altro importante fattore, infatti, quella delle vacanze estive è una grande opportunità per i ragazzi. Attraverso incontri e attività ludiche, sportive e culturali, gli studenti hanno la possibilità di crescere e di imparare, ma purtroppo, non per tutti è possibile, in quanto le risorse economiche e territoriali non sempre lo permettono. Un calendario scolastico più equo e bilanciato, invece, permetterebbe a tutti di acquisire competenze e raggiungere la giusta formazione.

Obbiettivi e conclusioni

Data la natura della Onlus, si evince che l’obbiettivo della proposta è quella di cercare equilibrio e giustizia in un ambito, quale quello scolastico, che assume una rilevanza fondamentale nella vita di ognuno. Garantire un’equa distribuzione della pause durante l’anno, evitando una lunga interruzione del percorso didattico, eviterebbe serie problematiche.
Durante i periodi dell’anno molto fitti, come l’autunno e la fine del primo quadrimestre, si potrebbero distribuire 4 o 5 settimane di pausa extra, così come avviene in Francia e nel Regno Unito. La rimodulazione dovrebbe essere a capo delle autonomie regionali e nella proposta di WeWorld vi è la volontà di introdurre una figura dirigenziale che coordini le attività extra scolastiche, garantendo una certa continuità didattica non solo a scuola, ma anche nei periodi di pausa.

In conclusione, la proposta di WeWorld è quella di rendere la scuola un luogo sicuro e centrale per l’educazione di bambini e ragazzi, in modo che l’intera offerta scolastica diventi il più possibile costante e redditizia.

Le riflessioni da genitori

A noi genitori la proposta avanzata dalla Onlus appare molto valida, in quanto, consapevoli delle migliorie che apporterebbe. Il rendimento scolastico dei nostri figli sta a cuore di noi tutti, perché è fondamentale per la loro crescita e il loro sviluppo. La lunga pausa estiva, se da un lato offre loro la possibilità di riposare e divertirsi, dall’altro pone noi genitori di fronte a tante difficoltà. Molti di noi lavorano full time e specie per chi ha bambini più piccoli non è facile cercare di tenerli a bada, anche perché non sempre è possibile usufruire dei servizi e delle strutture necessarie quali campus estivi e oratori. Organizzarsi durante l’anno scolastico con pause più frequenti, non solo darebbe la possibilità ai ragazzi di distrarsi, ma permetterebbe ai genitori di gestire le loro attività in maniera più equa. Il presupposto è uno: quello di garantire ai nostri figli l’istruzione e la formazione necessaria, ma è pur vero che 3 mesi senza scuola non sono una vacanza, perché, ammettiamolo, non tutti se lo possono permettere. I mesi di luglio e agosto, rappresentano i mesi dedicati alle ferie, per eccellenza e riuscire a programmare periodi di gite e fine settimana fuori porta, diventa più facile. Quello che conta maggiormente considerare è il futuro dei nostri ragazzi, pertanto, è tutto finalizzato ad esso. Appare fin troppo chiaro che star lontano dai banchi a lungo è contro produttivo, ergo, meglio diminuire il periodo di vacanze e assicurare ai nostri figli maggiore continuità didattica con pause scandite meglio durante l’anno.

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