Leggere, leggere, leggere. Quando mi chiedono come mai mio figlio sappia parlare così bene, con una proprietà di linguaggio di un cinquenne, quando ancora non ne ha compiuti tre, mi viene da sorridere. Perché noi leggiamo. Oh, lo so che non è così scontato, né forse è la causa del suo ricco vocabolario, ma loro sono spugne, quello che gli dai lo assorbono. E leggere è una delle cose che in casa nostra si dà.
Ovviamente, ci sono anche delle evidenze scientifiche che mettono in luce questo aspetto. Infatti, l’importanza della lettura ad alta voce, sin dalla nascita, è fortemente promossa dall’Associazione Culturale Pediatri che, attraverso l’alleanza con l’Associzione Italiana Biblioteche e il Centro per la Salute del Bambino, ha dato vita al progetto Nati per Leggere. Nato nel 1999, il programma ha l’obiettivo di promuovere la lettura in famiglia perché rafforza la relazione tra bimbo e genitore, aiuta lo sviluppo del linguaggio e la capacità di lettura del bambino stesso.
Questo progetto ha dato vita, nelle piccole e grandi città, ad una serie di attività, adattamenti strutturali, idee che hanno reso le biblioteche luoghi adatti ai bambini, anche ai più piccoli. Con spazi allestiti a misura di bimbo, proposte letterarie adeguate ai più piccoli (in età prescolare), oltre ad eventi di sensibilizzazione e formazione sulla lettura precoce. Anche i genitori possono fare la loro parte, non solo nel proprio nucleo familiare, ma diventando lettori volontari che
“sostengono i bibliotecari e i pediatri nell’opera di sensibilizzazione delle famiglie sull’importanza della lettura ad alta voce, rendendosi disponibili a fare dono del proprio tempo e della propria voce ai bambini. Operando in vari contesti, frequentati dai bambini e dai loro genitori: sale d’attesa degli ambulatori pediatrici, reparti di pediatria ospedalieri, biblioteche e altri luoghi delle città (spazi gioco, giardini, parchi, asili nido, scuole dell’infanzia, librerie”
Ed ecco qualche consiglio di Nati per Leggere per avvicinarsi alla lettura ad alta voce: scegliere un luogo confortevole dove sedersi, fargli vedere la copertina e parlare del contenuto del libro, fargli vedere – e sfogliare – le pagine del libro, interagire, indicandogli le figure, facendo domande, dando risposte alle SUE domande, lasciare scegliere al bimbo il libro da leggere e ri-leggere per la milionesima volta quello che lui preferisce (questo succede sempre da noi)! E se non sapete come orientarvi per la scelta dei titoli fatevi aiutare da bibliotecari e librai oppure consultate la sezione dei consigli del sito: natiperleggere.it