A distanza di anni mi viene da ridere se penso alle innumerevoli acrobazie e alle goffe espressioni del viso che dovevo assumere per far ridere i miei piccoli.
Ma ci sono quei trucchi e segreti che un genitore porta con sé nei ricordi più dolci, stratagemmi acuti che si sono rivelati una manna dal cielo e ci hanno tolto da situazioni complicate. Ne vogliamo svelare qualcuno?!
Quanto sia importante l’igiene orale per un bimbo lo abbiamo ribadito
più volte, gli esperti consigliano di prestare la massima attenzione alla bocca
dei bebè sin dalla comparsa del primo dentino e suggeriscono di utilizzare una
garza di cotone umida per pulire denti, gengive e la lingua di questi monelli.
Ora, per fare questa operazione è necessario che il bebè sia collaborativo, e non
lo sarà mai! Come facevo a distrarlo e, allo stesso tempo, a infilargli due
dita con la garza in bocca?! Dopo un secondo di panico mescolato ad una buona
dosa di creatività, mi son fatto coraggio e ho intonato:
“Dammi una S dammi Simone sono un bel bimbo un po’ furbacchione, ma c’è una cosa importanteeeee, io ho un papi brillanteee!”.
Si lo so, posso risultare un po’ narcisista ma, in meno di un secondo, dovevo inventarmi una canzoncina melodica, ritmica e ipnotica e devo dire che ha funzionato alla grande: mentre mio figlio mi fissava stupito e sorridente io completavo a dovere l’operazione “bocca pulita”.
E quando mio figlio, divenuto grandicello, rifiutava categoricamente di
lavarsi i denti con il dentifricio? Di stare in bagno a lavarsi i denti da solo
non ne voleva proprio sapere.
Dopo diversi tentativi andati a vuoto, perpetrai un’azione combinata e
coordinata atta a convincerlo ad usare correttamente spazzolino e dentifricio.
Acquistai uno spazzolino coloratissimo con setole morbide e un dentifricio
naturale specifico per bambini aromatizzato al lampone.
Ero pronto. Ovviamente spiegai a mio figlio che il dentifricio non va
inghiottito ma riposto sullo spazzolino.
E qui iniziò il primo capriccio, vicino a me davanti lo specchio del bagno a
fare le prove proprio non ci voleva restare, dovevo scovare un modo per
sorprenderlo!
Ancora una volta la musica mi ha salvato, questa volta mi sono rivolto a un mostro sacro dei nostri tempi, Gianni Morandi.
Dallo stereo partì una canzone coinvolgente:
“Banane lampone chi c’era con te,
chi c’era stasera
Io sono il tuo amore, sei solo per me”
Vai col lampone, vai! Mio figlio mi seguiva passo passo, quella canzone ebbe un effetto ipnotico, ballavamo col corpo mentre eseguivamo movimenti circolari con gli spazzolini e poi via a sciacquare insieme la bocca!
Anche questa volta con tanta pazienza e con l’aiuto della musica avevo trovato una soluzione ai capricci di mio figlio!