Al via l’esame di Stato
Da oggi parte il via il momento cruciale di ogni studente, l’esame di maturità.
Sono circa mezzo milione gli studenti dell’ultimo anno delle Superiori che sosterranno l’esame di maturità seguendo le disposizioni sanitarie previste dai protocolli di sicurezza: distanziamento fisico, autocertificazioni sullo stato di salute, mascherine indossate e stanze areate.
In questo insolito clima, dopo mesi di lockdown e di didattica a distanza, i ragazzi italiani si apprestano a vivere la sfida dell’esame di maturità, una tappa fondamentale che racchiude 5 anni di studi, interrogazioni, pagelle e di colloqui con i prof!.
Il blog di classe
C’è una classe che quest’anno ha sperimentato l’emozione di coltivare un blog proprio, un contenitore di emozioni e notizie azzerando le distanze imposte dall’emergenza Covid-19.
Stiamo parlando della quinta H del Liceo delle Scienze Umane dell’Istituto Rocco Scotellaro di San Giorgio a Cremano in provincia di Napoli.
La loro fortuna è quella di aver avuto un professore di Italiano all’avanguardia come il prof. Francesco Uccello, giornalista, blogger, autore e molto di più… un superpapà a tutti gli effetti!
Insieme danno vita a I Maturandi, il blog collettivo dove dar sfogo a riflessioni ed emozioni, raccontando la vita di un gruppo di 18enni in quarantena che si appresta a vivere l’esame di Stato per eccellenza, la Maturità.
In effetti nel blog I Maturandi si trova di tutto, dalle ricette alle serie tv consigliate, dalle riflessioni alle foto di gruppo dei ragazzi: ricordi indelebili che rimarranno in rete a portata di click.
Proprio una bella idea questa del blog di classe, da replicare. Non a caso diversi media importanti si sono già occupati di loro.
La commovente lettera del prof. di Italiano
Oggi, nel pomeriggio prima degli esami , il prof. Francesco Uccello Bird pubblica una lettera commovente per i suoi alunni che, col suo permesso, non potevamo non pubblicare:
Ragazzi, è il vostro prof che vi parla, Bird, quello di Italiano che avete conosciuto quest’anno, quello con la fissa dei film e della scrittura, quello che vi prende in giro ogni volta che può e che ha provato a farvi studiare ponendovi delle domande più che darvi delle risposte.
Lo so non abbiamo trascorso tanto tempo insieme però abbiamo vissuto una cosa che non dimenticheremo mai, né io né voi: le lezioni a distanza.
Dai è stato un fatto fighissimo parlare di Svevo e Pirandello in pigiama. Ma quando vi ricapita? Per non parlare del luogo e del modo in cui seguivate: distesi, in terrazza, in cucina, sul pavimento, mentre prendevate il sole e secondo me qualcuno pure mentre era in bagno. Lo avrete capito non mi formalizzo, però non voglio saperlo.
E poi c’è il blog I Maturandi .
Cioè vi rendete conto che avrete traccia delle emozioni di questo anno per sempre? Basterà cliccare sul link e ritornerete al 2020. E’ la possibilità di viaggiare nel tempo, sarà un’occasione non una persecuzione perché avrete la possibilità di sapere con certezza come è andato il passaggio all’età adulta, come avete iniziato il viaggio verso la maturità, come vi siete adattati davanti ad un imprevisto.
Ogni autore che abbiamo studiato ha descritto, attraverso i suoi personaggi, il momento storico, le paure della società del tempo, le sue vicende personali. Lo avete fatto anche voi. Certo è come se qualcuno vi avesse dato uno schiaffo invitandovi per forza a riflettere, a leggere le emozioni e a elaborarle, ma per crescere serve anche uno scossone, qualcosa che lasci una cicatrice.Quello che vorrei portaste sempre con voi è ciò che avete imparato questo anno, non parlo di Verga, D’Annunzio o Moravia, ma di come sia necessario, utile e naturale ad un certo momento fermarsi, mettersi in pausa, prendersi del tempo. Avere questa capacità ti permette di fare meno errori, di non agire di istinto, di fare la scelta migliore e magari anche di scrivere un romanzo che passerà alla storia. L’importante è mettersi, durante il tempo che si prende, a debita distanza dalle cose per poterle interpretare, ma soprattutto per avere una visione più ampia e per cercare un altro punto di vista.
A questo giro c’è stato un evento che ci ha fermato, ma non ci ha reso immobili e per fortuna anche qualcuno che ci ha aiutato a sfruttare la distanza, a capire come guardare le cose.
Io senza di voi mi sarei visto di meno e avrei perso l’occasione per crescere ancora un po’.
Ricordate “Non scholae sed vitae discimus”.P.S. Non vi lamentate perché non avete studiato latino. Cercate, chiedete, leggete.
Prof. Francesco Uccello