L’essenziale!
Siamo alle solite, vai a fare la spesa e mentre metti il primo piede sullo zerbino di cocco con motivi floreali 60’s style senti una voce proveniente dall’oltretomba della tua ‘coscienza’ che ti sussurra: “mi raccomando, compra solo l’essenziale e non tornare a casa con roba inutile e porcherie che fanno solo male”. Che fai? Freni inibitori tra gli scaffali o ingurgiti würstel e formaggio mentre ritorni a casa con gli occhi iniettati di terrore per una probabile spiacevolissima scoperta?
Tralasciando il pover’uomo alle prese con dilemmi esistenziali, dobbiamo ammettere che tante volte ci si presenta la medesima situazione in differenti ambiti: oggetti e modi di fare che spesso ci portiamo dietro sono in realtà superflui! Ci hai mai pensato che tanta ‘roba’ non è così essenziale per i tuoi figli?
Vediamo di fare un po’ di luce sulla questione.
‘Avrai tutto quello che non ho avuto io’
é un buon principio, ma bisogna stare attenti a non andare ‘fuori tema’; specialmente nei papà più grandicelli, che hanno magari sofferto qualche mancanza di qualsivoglia natura, può presentarsi l’occasione per rifarsi con i propri figli, ma la maggior parte delle volte si ottiene l’effetto contrario.
Dando tanto, tutto e troppo viziamo i nostri figli e precludiamo loro le scoperte, le gioie e le amarezze, l’inventiva ecc che formerebbero il loro carattere e la loro mente. Anche se può sembrare eccessiva come realtà basta considerare come ci siamo abituati alla tecnologia e come non possiamo più farne a meno…
Valutiamo sempre prima le loro reali necessità, cerchiamo di conoscerli e impegnamoci a fornire materiali e giochi idonei e proficui per il loro sviluppo.
Babypappe
Quando io e mia moglie abbiamo iniziato a svezzare nostra figlia abbiamo fatto parecchi errori (non irreparabili…) e tra questi anche quello di avviare un restyling dei servizi da cucina per migliorare il comfort della piccola e, secondo noi, anche le sue prime esperienze con il cibo: piattini di dimensioni e colori differenti, tovagliette, posatine, bicchierini di ogni dimensione e colore con tre tipi differenti di beccucci, biberon…
Chiariamo per tutti: i bambini piccoli si abituano a tutto, positivo o negativo che sia, con i loro tempi; siamo noi che non sappiamo capire questi tempi la maggior parte delle volte.
Utilizzare accessori coloratissimi può essere un valido diversivo, ma non dimentichiamo che sono bambini e per quante ventose possono essere presenti sotto al piatto nulla impedirà alla piccola silfide di sganciare un sinistro dei suoi fiondando il tuo bell’operato di arte culinaria direttamente sul pavimento. A certe cose bisogna rassegnarsi e cercare di limitare i possibili contatti tra i due insegnando a tenere le manine a posto.
Con i piccoli possono bastare un frullatore, i classici cucchiaini, i classici piatti ed anche a un certo punto i classici pasti (verdure comprese)!
Oh, te mettici un po’ di attenzione per favore.
Outfit
Dunque, come dirlo dolcemente e con parole chiare… NO agli alberi di Natale che camminano e NO a travestimenti da orso polare!
Non fraintendetemi: mi piacciono molto gli accessori, ma non dimentichiamo che la loro bellezza sta proprio nella loro unicità: se ce ne riempiamo perderanno il loro significato e la loro importanza e lo stesso vale per i vestiti, il troppo stroppia!
Quindi, via il superfluo e daremo una mano a tutti.
Nuove parole nel nostro vocabolario quotidiano: ridurre, ottimizzare, riciclare!
P.S. Il famoso omino di sopra, intanto, appartato nella sua macchina, s’è fatto fuori panino, patatine e bibitone ipercalorico ripulendosi col fazzoletto usato un mese prima durante l’epidemia di raffreddore familiare ed è poi corso a casa abbracciando tutti e ingurgitando anche la cena, peraltro mooooolto buona…!