Genitori elicottero, chi sono
Quante volte noi papà abbiamo sentito questa dicitura, genitori elicottero, un modo esterofilo per descrivere la tendenza – fortemente radicata in tutti i paesi a forte attaccamento familiare, come il nostro – per descrivere comportamenti iper protettivi, quasi ossessivi nei confronti dei figli.
La differenza fra protezione e avallamento
Il senso di protezione da parte di noi papà è un istinto naturale, giusto e necessario. Essere presenti nelle attività dei nostri figli, guidarli nelle loro scelte e offrire il nostro aiuto dinanzi alle difficoltà è un comportamento pressochè condivisibile e necessario. Discorso diverso quando questo sfocia in invadenza, eccessivo aiuto anche laddove non è necessario. Questo significa essere genitori elicottero.
Un comportamento iper protettivo rischia di minare l’autostima del bambino
Controllare troppo le azioni, le scelte e a volte addirittura i pensieri dei nostri figli, rischia di diventare per loro causa di una minata autostima. Non li induciamo così al ragionamento di sana pianta, al mettersi in gioco misurando le loro abilità nei confronti di attività nuove. Sostituirci a loro è causa di frustrazione e perdita dello stimolo di curiosità verso il mondo che li circonda.
Siamo anche noi genitori elicottero?
Nostro figlio ha litigato con il compagno di banco. Qual è la nostra reazione? Se alziamo subito la cornetta per chiamare il papà o la mamma dell’amichetto stiamo sbagliando, è un atteggiamento da elicottero. La cosa giusta è ascoltare le motivazioni della lite e provare a calmare gli animi offrendo un consiglio “da grandi” e spingere il nostro bambino verso il chiarimento, anzichè intervenire in prima persona. Quel problema di matematica è troppo difficile? Ok, te lo fa papà. Errore, così facendo non stimoliamo il loro ragionamento e soprattutto creiamo un precedente per i problemi del futuro.
Mai osteggiare o sminuire gli educatori
A ritorno da scuola nostro figlio ci mostra la nota della maestra sul diario? Non facciamo l’errore di sminuire o osteggiare l’errore dell’educatore. Andiamo a scuola, facciamoci spiegare cosa è successo e il perchè di quel provvedimento disciplinare. Se noi papà li assecondiamo dando loro sempre ragione, fineremo per avere adolescenti convinti che tutto gli sia concesso, senza alcun rispetto per le istituzioni, oltre che adulti irresponsabili e privi di senso di concretezza.