Dal movimento Movember anche quest’anno è partita la campagna sui tumori andrologici “Un baffo per la prevenzione“. Diventare papà dopo i 30 anni, oltre a rappresentare un’esperienza unica per gli uomini, deve spingerli alla prevenzione. In questa guida, forniamo un calendario con tutti gli esami necessari per tenersi sotto attento monitoraggio.
Vogliamo contribuire anche noi a sensibilizzare i papà al benessere e alla salute da tenere sotto controllo. Una diagnosi precoce può salvarci la vita.
Situazione in Italia
In Italia, attualmente, un uomo su 8 corre il rischio di ammalarsi di tumore alla prostata. Ecco perché il Gruppo delle Neoplasie Onco-Urologiche ed il personale del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia dell’AOU di Modena partecipa volentieri alla campagna di Movember. Questo movimento, nato in Australia 17 anni fa, coinvolge oltre 5 milioni di persone. L’iniziativa vuole incoraggiare gli uomini a prendersi cura consapevolmente della propria salute attraverso la prevenzione dei tumori maschili.
Il carcinoma prostatico è una malattia in costante aumento. In Italia, ogni anno, il numero di casi attesi oscilla tra i 12mila ed i 15mila.
In linea generale, è necessario eseguire regolarmente determinati controlli ed effettuare check-up periodici. Scopri tutto quello che è importante sapere.
Diventare papà dopo i 30 anni: l’importanza della prevenzione
Tendenzialmente, le persone (in particolare, gli uomini) sono spinte a trattare un problema di salute soltanto quando si manifesta. E’ importante, invece, prevenire e preservare lo stato di salute controllandosi periodicamente.
Quali sono le visite, le analisi e gli esami che un papà dopo i 30 anni deve eseguire? Ogni quanto tempo è bene controllarsi? Ogni anno oppure ogni 2-3 anni, dipende dalla visita o esame a cui sottoporsi. Di seguito, forniamo un calendario dei controlli da eseguire per monitorare il proprio stato di salute.
Papà dopo i 30 anni: calendario dei controlli da fare
Se uno stile di vita corretto e pro-fertilità (dieta equilibrata, regolare attività fisica, nessun vizio come il fumo o l’alcol) si possono considerare prevenzione attiva, i controlli periodici rappresentano uno strumento essenziale per monitorare lo stato di salute o scoprire precocemente eventuali problemi.
Bisogna sfruttare questa opportunità con intelligenza evitando diagnosi inutili e sprechi. Visite, analisi ed esami devono essere pianificati in modo personalizzato, in base alle proprie condizioni di salute, seguendo consigli e indicazioni del medico curante.
Esami e visite che riportiamo di seguito sono consigliate a uomini senza fattori di rischio (come obesità o tabagismo) e che non manifestano particolari sintomatologie.
Ecco i controlli da fare:
– autopalpazione del testicolo (una volta al mese) per prevenire il tumore. Se durante la verifica si nota la presenza di una zona gonfia e dura o di forma irregolare, è bene contattare il medico per una visita approfondita;
– visita odontoiatrica ed ablazione del tartaro per prevenire disturbi a denti e gengive (almeno una volta all’anno);
– dosaggio del glucosio, esame del sangue (ematocrito completo), colesterolo totale, HDL e LDL (ogni 2 anni);
– visita cardiologica e controllo della pressione per verificare la presenza di un’eventuale ipertensione (ogni 5 anni);
– visita oculistica, visita otorinolaringoiatrica (anche per la prevenzione dell’HPV), controllo dei nei ed esame spirometrico (specie per i fumatori) almeno una volta entro i 40 anni.
Pianificazione personalizzata degli esami
Per una pianificazione personalizzata dei controlli, il medico curante potrà prescrivere i seguenti esami:
– esame completo delle urine per verificare la presenza di patologie acute o croniche a carico dell’apparato urinario;
– trigliceridi;
– elettrocardiogramma;
– ecocardiogramma;
– ecografia addominale completa;
– visita dietologica (in caso di sovrappeso);
– elettroliti plasmatici;
– dosaggio della creatinina;
– gamma-GT;
– transaminasi;
– ricerca dell’antigene del virus dell’epatite B;
– dosaggio nel sangue degli anticorpi contro il virus dell’epatite C;
– tempo di protrombina;
– tempo di tromboplastina parziale.
Gli esami importanti per lui dopo i 40 anni
I papà dopo i 40 anni dovrebbero impegnarsi ancora di più in nome della prevenzione eseguendo check-up periodici, visite specialistiche, esami di laboratorio per escludere o individuare precocemente alterazioni particolari o patologie.
Una dieta sana (ricca di frutta e verdura e povera di grassi animali) ed un’attività fisica regolare restano i capisaldi della prevenzione ma non bastano. Il monitoraggio del proprio stato di salute è fondamentale, specie in caso di fattori di rischio come il vizio del fumo. Si raccomanda ai fumatori – che dovrebbero, comunque, smettere di fumare – di sottoporsi annualmente ad un esame spirometrico e, ogni 2 anni, ad una TAC spirale polmonare.
Secondo alcuni studi, l’80% dei tumori al polmone individuati in fase iniziale, quindi precocemente grazie al controllo periodico, registrano il 70% di sopravvivenza dopo 5 anni.
In linea generale, dopo i 40 anni, agli uomini sani con uno stile di vita non a rischio si raccomanda di eseguire specifici esami di controllo:
– visita urologica-andrologica;
– pressione arteriosa (almeno una volta all’anno);
– colesterolo, che causa placche aterosclerotiche sulle pareti delle arterie, responsabili di infarto e ictus;
– elettrocardiogramma, esame particolarmente consigliato a chi pratica regolare attività sportiva (agonistica o dilettantistica) per controllare le condizioni di salute generali del cuore e l’eventuale presenza di malattie coronariche, aritmie o altre alterazioni del ritmo cardiaco;
– livelli di glicemia per verificare un’eventuale alterazione e la presenza di diabete di tipo 2, che colpisce soprattutto dopo i 40-50 anni;
– funzionalità della tiroide tramite dosaggio del TSH, visita specialistica ed ecografia del collo per individuare eventuali noduli;
– controllo nei per prevenire il melanoma (tumore della pelle molto aggressivo e subdolo). Bisogna controllare lo stato dei nei, se cambiano forma, colore, se sanguinano. Chi ha una pelle ricca di nei dovrebbe eseguire una visita dermatologica una volta all’anno;
– visita oculistica sia per verificare eventuali difetti visivi come miopia, presbiopia o astigmatismo, sia per controllare la pressione oculare (ed escludere alterazioni);
– densitometria ossea per conoscere lo stato delle ossa ed intervenire tempestivamente in caso di rischio osteoporosi modificando lo stile di vita o prescrivendo una terapia medica.
Dal cuore alla prostata, dagli occhi alla tiroide, dall’osso ai nei, un esame o una visita può salvarci la vita e, comunque, risparmiarci conseguenze gravi nel futuro anche prossimo.
Scopriamo più da vicino la visita urologica-andrologica.
Visita urologica-andrologica
Dedichiamo un paragrafo a parte alla visita urologica e PSA.
Il tumore alla prostata è il più frequente per gli uomini ma, se diagnosticato in tempo, registra elevate percentuali di guarigione.
Per prevenirlo si raccomanda di eseguire ogni anno una visita clinica con esplorazione rettale, il dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico) e, se necessaria, un‘ecografia trans rettale per verificare morfologia, dimensioni, lesioni o formazioni anomale della prostata. E’ importante anche sottoporsi a visita andrologica per verificare lo stato di salute dei testicoli, organi essenziali per la fertilità maschile e per la produzione di ormoni (importanti per la salute e per la funzione sessuale). Alterazioni ormonali possono favorire malattie come diabete, disfunzione erettile, obesità, disturbi dell’eiaculazione, osteoporosi. Il controllo prevede una visita, un prelievo di sangue ed un’ecografia testicolare.
Calendario dei controlli per i papà dopo i 50 anni
Oltre agli esami abituali, dopo i 50 anni un papà dovrebbe aggiungere ulteriori (o più frequenti) controlli periodici per mantenere uno stato di salute ottimale e prevenire diverse malattie.
Ogni 3-4 mesi:
– Pressione arteriosa in quanto l’ipertensione per gli over 50 è una patologia diffusa.
Ogni anno:
– Visita specialistica con esplorazione rettale della prostata. Superati i 65 anni, il rischio di sviluppare un tumore della prostata è elevato: una diagnosi precoce può salvare la vita;
– Dosaggio del sangue del PSA (proteina prodotta dalle cellule della ghiandola prostatica). Elevati livelli ematici di questa molecola possono indicare problemi alla prostata (prostatiti, cancro della prostata o iperplasia prostatica benigna);
– Esame delle feci per controllare le condizioni di salute dell’apparato gastrointestinale, verificare l’eventuale presenza di sangue occulto (segno che può indicare una problematica al colon).
Ogni 2 anni:
– Colesterolo, glicemia e trigliceridi da esaminare con un semplice prelievo del sangue. Servono per escludere o individuare patologie come diabete, ipercolesterolemia o iperlipidemia);
– Visita otorinolaringoiatra (test audiometrici) per verificare la qualità dell’udito.
Tra i 50 anni e i 60 anni (almeno una volta):
– Ecografia addominale per indagare l’eventuale presenza di cisti, noduli o neoplasie a carico di reni, pancreas, fegato, ecc.
Il medico curante potrebbe prescrivere anche:
– Ecodoppler, consigliabile già dopo i 40 anni a chi presenta fattori di rischio come fumo, diabete, ipertensione e livelli alti di colesterolo nel sangue. Questo esame serve ad escludere o meno l’aterosclerosi, una grave patologia che interessa le arterie;
– Moc (Mineralometria ossea computerizzata) per indagare la salute delle ossa e prevenire l’osteoporosi (perdita di densità ossea).