Una ricerca italiana sta cercando di rispondere a questa domanda
Immagina di tornare ad essere un bambino di sei anni. Immagina che ti dicano che la scuola rimarrà chiusa per almeno due mesi, che non puoi più andare a trovare i nonni, che la tua vita sta cambiando tantissimo da un giorno all’altro. E se poi ti dicessero anche che non puoi vedere i tuoi amichetti, che non puoi andare a casa loro o al parco a giocare. Immagina tutto questo e soprattutto che ti dicessero che nessuno sa quando la situazione tornerà alla normalità.
Le domande che ci poniamo
Quali emozioni, quali pensieri, quali domande si affollerebbero nella tua testa? E quali domande, quali paure, quali angosce?
Provare anche solo ad immaginare tutte queste cose può far girare la testa! Pensa cosa voglia dire viverle sulla propria pelle di bambino, di ragazzo, di adolescente. E prova ad immaginare che a tutto questo possa aggiungersi un altro problema: un ambiente familiare diviso, una difficoltà psicologica pregressa, una disabilità o una malattia.
Il ruolo dei papà
I papà, in particolare, in questa situazione sono chiamati, insieme alle mamme, ad un doppio sforzo: sostenere emotivamente la propria famiglia e i propri figli in un momento così delicato, mentre cercano di barcamenarsi tra le preoccupazioni per la salute, per i rallentamenti o i fermi lavorativi e le difficoltà economiche.
E se, da un lato, i papà hanno la possibilità, se il proprio lavoro lo permette, di poter passare più tempo in famiglia, dall’altro, si domandano quale effetto avrà tutto questo sullo sviluppo dei loro figli. Mentre invece altri papà a causa del lavoro (o di condizioni familiari conflittuali) sono costretti a passare ancora meno tempo di prima con i loro figli, se non addirittura ad isolarsi per proteggerli.
Il questionario del team del CNR
Per rispondere a queste ed altre domande, il nostro team di ricercatori italiani coordinati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha costruito un questionario che valuti le modalità di reagire alle difficoltà dei genitori e come queste influenzino quelle dei loro figli minorenni. L’attenzione della comunità scientifica riguardo questi aspetti sta crescendo, ma non abbastanza. Per questo, come ricercatori e psicologi vogliamo dare un contributo alla comprensione di questi fenomeni e ti chiediamo di aiutarci a dare forza a questo progetto.
L’obiettivo è comprendere come il rapporto tra genitori e figli possa influenzare la loro risposta a questa situazione così complessa, consapevoli di quanto lo sia anche per noi adulti. I risultati di questa ricerca ci permetteranno di programmare interventi più efficaci per i papà e le mamme che avranno bisogno di aiuto e soprattutto per i loro figli.
Inoltre, speriamo di raggiungere un numero tale di persone da far emergere in tutta la sua importanza la tematica delle difficoltà psicologiche che stanno incontrando i ragazzi e le ragazze, troppo spesso considerati solo degli spettatori rispetto ai cambiamenti così drammatici e rivoluzionari della nostra società. Anche perché trascurare oggi queste difficoltà potrebbe portare in futuro a problematiche anche importanti, come previsto da moltissimi esperti internazionali.
Partecipate numerosi
La ricerca è rivolta a tutti i genitori di bambini e ragazzi dai 3 ai 17 anni e se vuoi partecipare anche tu compila tutte le schede del questionario, sono necessari circa venti minuti e tutti i dati sono raccolti in forma anonima:
Compila il questionario cliccando qui
Il questionario rimarrà aperto per tutto il mese di maggio, poi a giugno analizzeremo i dati raccolti e appena pronti ve li presenteremo qui in anteprima.
Superpapà supporta questa ricerca perché più è alta la partecipazione dei genitori, più avremo indicazioni utili su come aiutare al meglio le famiglie italiane.
Per avere maggior info sul nuovo Decreto Rilancio clicca qui.
Gli psicologi e ricercatori,
Dott. Luca Simione1 e Dott.ssa Giulia Spina2
- Psicologo e Ricercatore presso l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (CNR), Dottore di Ricerca in Psicologia e Scienze Cognitive.
- Psicologa Clinica specializzata in Psicologia Giuridica, Psicoterapeuta in formazione in Psicoterapia del bambino e dell’adolescente a indirizzo psicoanalitico (Istituto PSIBA, Milano), Referente Equipe DSA.
Insieme a noi per realizzare questo progetto stanno collaborando anche le ricercatrici: dott.ssa Camilla Gnagnarella, medico e specializzanda in psichiatria, e le psicologhe, dott.ssa Cristina Viggiani, dott.ssa Silvia Grazioli, dott.ssa Flavia Cristofolini, dott.ssa Marta Landoni e dott.ssa Francesca Giordano.