Come si trasportano neonati e bambini in auto
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Come si trasportano neonati e bambini in auto

Prima di mettervi alla guida con bimbi a bordo o di prenotare una vacanza, chiedetevi come si trasportano neonati e bambini in auto. Bisogna conoscere la legge, oltre ad organizzare ogni cosa con coscienza, responsabilità e buon senso.

Seggiolini, ovetti e navicelle devono essere omologati, scelti con criterio in base all’età ed al peso del bambino. Bisogna, poi, sapere come installarli per la massima sicurezza del piccolo durante il viaggio.

Nonostante le leggi in materia, il Codice della Strada e le raccomandazioni della Polizia, ancora oggi gran parte degli incidenti d’auto è dovuta al mancato utilizzo di seggiolini e cinture di sicurezza posteriori. Anche durante il trasporto quotidiano e per tragitti brevi, assicurate sempre i vostri bambini (piccoli e grandi) alle cinture.
In caso di impatto, anche a bassa velocità, si potrebbero correre seri pericoli.

Tanti, troppi bambini ogni anno restano vittime di incidenti stradali o riportano lesioni con danni permanenti a causa della disattenzione dei genitori per il mancato utilizzo di seggiolini.

In questa guida, descriviamo le normative vigenti in merito al trasporto di neonati e bambini in auto, le sanzioni previste. Vi diamo consigli e spieghiamo tutto quello che c’è da sapere sui dispositivi da usare.

Come si trasportano neonati e bambini in auto: normative europee

Riguardo alla sicurezza di neonati e bambini in viaggio il Codice della Strada è molto chiaro. In caso di trasgressione alla legge, le attuali normative prevedono multe pesanti, oltre alla sospensione della patente.

Per legge, tutti i bambini dalla nascita fino ad una statura inferiore ai 150 cm vanno assicurati al sedile tramite un sistema di ritenuta.

I seggiolini devono essere omologati secondo due normative emanate dalla UN/ECE (Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite).

Si tratta delle normative:

UN/ECE R44.03 (seggiolini ancora in uso ma non più in vendita) e successiva  R44.04. Queste normative suddividono le tipologie di seggiolini a seconda del peso del bimbo (dalla nascita fino a 36 kg);

UN/ECE R129 (i-Size) che basa la classificazione sull’altezza del bambino. Questa normativa si aggiunge alla precedente senza sostituirla. Garantisce uno standard di sicurezza migliore.

Normativa R44: i 5 gruppi di dispositivi per la ritenuta dei bimbi in auto

La normativa R44 prevede 5 differenti gruppi di sistemi di ritenuta:

0 (navicella) fino ai 10 kg di peso (dalla nascita fino ai 12 mesi), il sistema meno sicuro in caso di impatto. Il bimbo, sistemato in posizione trasversale sul sedile posteriore, viaggia disteso;

0+ (ovetto) fino ai 13 kg (dalla nascita fino ai 18 mesi). Il bimbo, posizionato in senso contrario a quello di marcia, può essere sistemato sul sedile posteriore oppure su quello anteriore (disattivando, però, l’air-bag);

1 (seggiolino auto o adattatore) da 9 a 18 kg (dai 9 mesi ai 4 anni). Il bimbo viaggia orientato al senso di marcia. Può essere sistemato sul sedile posteriore o su quello anteriore (in senso contrario a quello di marcia, disattivando l’air-bag);

2 (rialzi o cuscini ausiliari) da 15 a 25 kg (dai 3 ai 6 anni). Questo dispositivo dispone di rialzo fino a 15 cm e richiede l’utilizzo di cinture di sicurezza: è preferibile la versione con lo schienale per garantire maggiore sicurezza. I modelli privi di schienale possono essere usati solo per bimbi di altezza superiore ai 125 cm. Il bimbo viaggia orientato al senso di marcia e può essere sistemato sul sedile anteriore o posteriore;

3 (rialzi o cuscini ausiliari), simile al dispositivo precedente ma progettatoper un peso da 22 a 36 kg (da 5 a 12 anni). Deve essere orientato al senso di marcia e può essere utilizzato sia sul sedile anteriore sia su quello posteriore.

E’ bene scegliere ogni modello in base alla statura in rapporto al peso del bambino. Si possono trovare in vendita sistemi multigruppo, in grado di coprire più fasce di peso.

Sistema universale ISOFIX: cos’è

Dal mese di gennaio 2017, è stato introdotto l’obbligo di utilizzare il sistema di ritenuta universale ISOFIX con occhielli di fissaggio per il trasporto di bambini di altezza inferiore a 105 cm. Il sistema di fissaggio standard internazionale con agganci ISOFIX garantiscono una perfetta stabilità riducendo al minimo il rischio di un’installazione scorretta del seggiolino. Il montaggio in senso contrario alla marcia è obbligatorio per il trasporto di bambini fino ai 15 mesi.

In seguito, per bimbi di altezza compresa tra 100 e 150 cm, è stato prevista l’installazione del seggiolino o con agganci ISOFIX o, in alternativa, con cinture di sicurezza.

Secondo la nuova normativa, è obbligatorio l’utilizzo esclusivo di seggiolini con schienale per i bambini di altezza inferiore ai 125 cm. In particolare, l’installazione di tipo ISOFIX è prevista per i seggiolini omologati i-Size (UN/ECE R129).

Codice della Strada: come trasportare i bimbi in auto

Come si trasportano neonati e bambini in auto lo spiega bene l’art. 172 del Codice della Strada.

Oltre a prevedere l’utilizzo delle cinture di sicurezza da parte di tutti coloro che occupano i sedili di un veicolo, stabilisce che tutti i bimbi di statura inferiore a 1,50 m debbano essere assicurati al sedile con sistemi di ritenuta omologati ed adeguati al loro peso.

L’omologazione è disciplinata dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in conformità ai regolamenti della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE).

Il conducente o il genitore presente sul veicolo che trasgredisce le norme rischia una multa dagli 80 ai 323 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Se, nel giro di due anni, incorre per 2 volte nella stessa infrazione, verrà sospesa la patente (da 15 giorni a 2 mesi).

Il Codice della Strada prevede anche una multa da 40 a 162 euro per chi altera oppure ostacoli il normale funzionamento del seggiolino installato sull’auto.

Coloro che mettono in commercio dispositivi di ritenuta non omologati sono soggetti a sanzione amministrativa fino a 3.366 euro, al sequestro e relativa confisca.

Assicuratevi che il seggiolino sia installato in modo corretto e che il bimbo alloggiato all’interno abbia le cinture ben allacciate e tensionate.

Soltanto l’utilizzo corretto del seggiolino può ridurre il rischio di lesioni al bambino in caso di incidente. Cinture e seggiolini auto riducono del 90% il rischio di lesioni gravi o mortali.

Dispositivi con sensori anti-abbandono

La legge 1 ottobre 2018, n. 117, modificando l’art. 172 CdS, ha introdotto l’obbligo per chi trasporta bimbi di età inferiore a 4 anni, di installare nell’auto il dispositivo anti-abbandono perchè, è stato accertato, la mente umana fa brutti scherzi.

L’obbligo vale per tutti i seggiolini installati sugli autoveicoli e sugli autocarri di qualsiasi tipo.

L’obbligo è scattato dal 7 novembre 2019.

In sostanza, si tratta di un normale seggiolino dotato di un dispositivo di sicurezza elettronico. Tale dispositivo rileva la presenza ed i movimenti del neonato o bambino sul seggiolino. E’ in grado di inviare notifiche tramite app scaricabile sullo smartphone.

Se (per quella che viene definita ‘amnesia dissociativa‘) un genitore si allontana dall’auto dimenticando in macchina il proprio bambino, scatterà un allarme sul suo telefono grazie ad un collegamento Bluetooth.

E’ possibile aggiornare il seggiolino già in possesso con un dispositivo economico.

A decorrere dal 6 marzo 2020, coloro che circolano senza il dispositivo anti-abbandono per seggiolino auto possono rischiare una multa da 81 a 326 euro. In caso di recidiva, nell’arco di 2 anni si rischia la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi.

Tipologie e caratteristiche dei dispositivi anti-abbandono

Sono 4 i dispositivi anti-abbandono disponibili:

– integrato nel seggiolino;

– in dotazione tra gli accessori auto;

– universale da integrare al seggiolino;

– ad hoc da applicare al seggiolino.

I dispositivi anti-abbandono devono possedere determinate caratteristiche ovvero:

– essere conformi alle norme UE ed avere la marcatura CE;

– funzionare attraverso un sistema elettronico e sensori;

– attivarsi in modo automatico ogni qualvolta il bimbo viene sistemato sul seggiolino;

– essere dotato di allarme che preveda segnali acustici, visivi o aptici (vibrazioni o altri segnali tattili) che si possano percepire all’esterno e all’interno dell’auto;

– avere il segnale che avvisa quando la batteria è scarica;

– inviare in automatico messaggi o chiamate;

– essere compatibile con gli attacchi del seggiolino e delle cinture di sicurezza.

Come si trasportano neonati e bambini in auto: cos’altro c’è da sapere

Se viaggiate in taxi con il vostro bambino, dovete sapere che il Codice della Strada ammette il trasporto senza sistemi di ritenuta ma il bimbo dovrà essere seduto sul sedile posteriore ed accompagnato da un adulto.

Cosa è meglio evitare per un trasporto sicuro di neonati e bambini in auto?

Consigliamo di evitare di:

– usare un seggiolino danneggiato;

– tenere il bimbo tra le braccia in auto;

– far mangiare ai bambini lecca-lecca o cibi con il bastoncino perché potrebbero ferirsi in caso di frenata.

I neonati, avendo una struttura muscolo-scheletrica ancora debole, non controllano bene la testa. Una posizione semi seduta potrebbe portare ad una postura scorretta del bimbo ed ostacolare, di conseguenza, la respirazione. Per questo motivo, è preferibile trasportare i neonati all’interno di una navicella, alternativa ai seggiolini che consente ai neonati di viaggiare in posizione orizzontale, da installare in senso contrario a quello di marcia.

Esistono due tipi di cinture di sicurezza per i bebè: quella classica che cinge la vita e quella a tre punti che garantisce maggiore sicurezza in caso di impatto.

Trasporto in auto di neonati: meglio l’ovetto o la navicella?

Per gli spostamenti ed i tragitti in auto (brevi o lunghi) dei neonati (fino a 3 anni di vita o fino a 15 chili di peso), l’ovetto risulta essere più sicuro e più stabile rispetto alla navicella (o navetta).

La navicella è più indicata per la salute della schiena ed assicura al piccolo libertà nei movimenti. Viene generalmente indicata per i primi 3-4 mesi di vita.

Entrambi sono due elementi da fissare sul passeggino da montare e sganciare.

L’ovetto è una vera e propria seduta: lo schienale si può reclinare adattandolo alle necessità del bimbo (dritto, lievemente sdraiato o completamente reclinato). La struttura e la forma di questo elemento garantisce la massima sicurezza, specie in caso di impatto perché è più stabile. Per gli ovetti la velocità massima indicata è di 50 Km/h, altrimenti è preferibile utilizzare il classico seggiolino per auto.

Esistono, comunque, in commercio modelli di passeggino trio (modulare) che presentano seggiolino, ovetto e navicella: la struttura si può adattare a qualsiasi seduta.

A voi la scelta, l’importante è che le strutture siano omologate.

Nei lunghi viaggi, una volta messi in sicurezza i bambini, può subentrare il mal d’auto, andate all’articolo “Il mal d’auto dei bambini, quello che dobbiamo sapere”.

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