Come mi comporterei se mia figlia fosse lesbica
figlia lesbica

Come mi comporterei se mia figlia fosse lesbica

In questi giorni si parla del caso di Malika, la ragazza cacciata di casa in quanto lesbica e, purtroppo, molti figli vengono rifiutati dai propri genitori per il loro orientamento sessuale.
Ci rimango male quando sento queste storie, io ho due figli maschi ma da genitore mi chiedo, come mi comporterei se mia figlia fosse lesbica?

Da padre credo che sia fondamentale il dialogo con i figli, su ogni tipo di argomento. Purtroppo, spesso e volentieri, l’argomento sesso è un vero e proprio tabù. Invece ritengo che sia vitale parlare di tutto ciò che può riguardare la sfera sessuale: prima volta, malattie sessualmente trasmissibili, sesso protetto, gravidanza, orientamento sessuale, eccetera. L’educazione sentimentale va corredata con quella sessuale: i nostri figli devono avere i giusti strumenti conoscitivi per decifrare non solo i loro sentimenti, ma anche i loro impulsi. Da padre vorrei che mia figlia avesse fiducia nel nostro rapporto. Se mia figlia fosse lesbica non vorrei mai che pensasse che dovrebbe ottenere il mio consenso tacito o diretto. Il dialogo per me è il fondamento di un sano rapporto genitore-figlio. Dobbiamo aiutare i nostri figli ad edificare loro stessi, infondendo amor proprio e instillando fiducia. Molti ragazzini scoprendosi omosessuali preferiscono nascondersi, reprimersi e questo causa loro tante sofferenze, Dobbiamo invece essere il loro punto di riferimento e proteggerli. Dobbiamo fare i genitori.

Proteggere i figli

Non posso minimamente immaginare me che rifiuto mia figlia, il compito di un genitore è di difendere e tutelare i figli. Se mia figlia amasse un’altra donna cosa farebbe di male ? Niente, dovrei punire mia figlia per amore? Un mondo che si scandalizza per amore è un mondo malato, un mondo che giudica l’amore non è sano, io mi preoccuperei dell’odio che c’è in questa società.

Pregiudizi

Siamo nel 2021 e nel mondo ci sono ancora molti pregiudizi verso l’omosessualità, vorrei analizzare con voi le frasi più ricorrenti:

Voglio solo ricordare che l‘OMS ha depennato l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali trent’anni fa definendola una variante naturale del comportamento umano.

“Avrà avuto qualche trauma in famiglia”

Incolpare un familiare, come se l’omosessualita fosse una colpa è totalmente sbagliato, inoltre facciamo fare gli psicologi agli psicologi.

“Volevo un nipotino”

Premesso che anche le persone omosessuali formano delle famiglie, dobbiamo ricordare che i nostri figli non hanno le nostre stesse aspirazioni. Non sono obbligati a renderci nonni, ne da eterosessuali, ne da omossessuali. La trovo una pretesa in ogni caso fuori luogo. Certo si può avere il desiderio di diventare nonni, ma questo non deve porre in obbligo i figli, con pressioni emotive. Curiamoci di essere bravi genitori, prima che ipotetici bravi nonni.

“Avrà una vita promiscua”

L’orientamento sessuale non dice niente in merito alla condotta sessuale o alle dipendenze. Questo continuo ghettizzare le persone gay è infondato e cattivo.

“Mi vergogno, cosa dirà la gente?”

La vergogna è un sentimento solitamente associato a una cattiva azione. C’è solo da vergognarsi a non essere persone perbene! Se mia figlia fosse lesbica, di cosa direbbe la gente mi curerei ben poco. La mia preoccupazione sarebbe incentrata su come potrebbe sentirsi mia figlia. La mia priorità sarebbe lei, sperando che sia una donna libera da pregiudizi verso se stessa e il prossimo e si circondi di persone non giudicanti.

“Dovrà trovare un lavoro adatto, chi la prenderà a lavorare!”

Come genitori aiutiamoli a sviluppare sogni, competenze, talenti e auspicando che professionalmente vengano scelti per le capacità. In secondo luogo, un posto di lavoro che discrimina, omofobo, non è adatto a nessuno.

“Non sarà mai felice”

Cosa vorrei per mia figlia? La risposta è semplice: serenità e felicità. I figli nascono da noi ma non sono noi. Non è compito loro realizzare i nostri sogni, ma è nostro incarico aiutarli a realizzare i loro. La felicità è un qualcosa di strettamente personale, nessuno può dire a un altro come essere felice. Finiamola di dire: so cosa è meglio per te! Amare non è incatenare, ma è dare ali per volare. L’amore vero è incondizionato, quindi non si ama un figlio a condizione che sia lo specchio delle nostre proiezioni mentali. Se l’amore genitoriale viene meno non mettere in dubbio tua figlia, ma te stesso. L’amore è accettazione.

Se mia figlia fosse lesbica?

In conclusione se mia figlia fosse lesbica? Vorrei che vivesse serenamente la sua omosessualità, come è giusto che sia. Per colpa dell’omofobia potrebbe trovarsi in difficoltà, io dunque cosa dovrei fare? Infoltire la schiera degli omofobi? Ma neanche per sogno! Lasciamo in eredità ai nostri figli un mondo migliore basato sul rispetto delle persone, ricordandoci che l’omosessualità non è un problema ma l’omofobia si!

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