Aumenta il calo delle nascite, la colpa è degli uomini adolescenti?!

Aumenta il calo delle nascite, la colpa è degli uomini adolescenti?!

In risposta a questo articolo di Lucetta Scaraffia sui “papà adolescenti” sentiamo le opinioni di papà Andrea e di mamma Paola del nostro staff.

Recentemente è uscito sul Corriere della Sera una mini intervista a Lucetta Scaraffia che ha fatto molto discutere nella nostra community.

In questo articolo si afferma che la colpa del calo delle nascite sia dovuta agli uomini che sono eterni adolescenti e che “le donne giovani non hanno nessuno con cui fare un bambino.
Visto lo scalpore suscitato,  riportiamo il parere di Andrea e Paola, un papà e una mamma appartenenti allo staff di Superpapà!

Papà Andrea, cosa ne pensi della recente affermazione della Scaraffia?

Beh, questa affermazione mi ha lasciato l’amaro in bocca, come a tutti i Superpapà del nostro fantastico gruppo,  la trovo pretestuosa e soprattutto anacronistica. Tra le tante motivazioni che si potevano addurre al fenomeno del calo delle nascite questa è la più ridicola.

Forse chi ha fatto quelle affermazioni, vive in un mondo parallelo dove non c’è disoccupazione e non ci si preoccupa di arrivare a fine mese con uno stipendio da operaio … quando va bene.

Nell’articolo si dice, inoltre, che bisognerebbe togliere i congedi parentali ai padri e darli interamente alle madri perché alle mamme piace stare con i figli e “sono insostituibili”. E’ davvero così?

Negli ultimi 10-15 anni , nella società civile, c’è stata una grandissima presa di coscienza sul ruolo del padre nello sviluppo psico-affettivo dei figli, io oggi posso affermare che tra le centinaia di famiglie che conosco, il ruolo della mamma e del papà si sono molto avvicinati e sono interscambiabili, ovviamente ognuno con le proprie peculiarità … e di papà che si occupano direttamente dei figli ne conosco veramente tanti e sono veramente in gamba, e io mi ritengo uno di quelli. Chi afferma il contrario credo cha parli influenzato  dalla propria esperienza di vita “vecchio stampo” superata oramai dall’odierna evoluzione culturale. Pensare che ad un padre e soprattutto ai propri figli, non  serva poter  usufruire di congedi parentali, beh la dice lunga su quanto si sia lontani dalla vita reale.

Da papà, quale è il messaggio che si vuole dare in risposta a questo articolo?

Mettere al mondo un figlio è una grossa responsabilità e servono basi solide su cui fare affidamento. I figli costano, la vita in generale oggi costa 10 volte più di 30 anni fa dove, uno stipendio in famiglia era sufficiente a far vivere più che dignitosamente genitori e figli …. oggi non è più così. Ti dicono che devi fare figli, ma nel concreto non c’è aiuto, la legislazione è carente, c’è alta disoccupazione e chi è occupato ha stipendi ridicoli.
Ai  Superpapà dico “Avanti così ragazzi!”, stiamo facendo un ottimo lavoro, ci sacrifichiamo in ogni modo per i nostri figli, continuiamo così che i risultati ci stanno dando ragione! Certa gente che cerca solo visibilità ci scivola addosso!

E invece Paola, cosa ha suscitato in te l’articolo incriminato?!

Prima dell’articolo ho letto le reazioni dei papà del gruppo, e devo dire che mi hanno piacevolmente colpito. Quell’indignazione generale sollevata ha radici in una profonda presa di coscienza e responsabilità sul ruolo di padre, derivata da una sempre più maggior consapevolezza dell’importanza di questa figura per i figli.
Sono d’accordo con Andrea quando dice che ora i ruoli genitoriali si sono sempre più avvicinati e la differenza “storica” tra compiti di cura e affidamento dei figli sta venendo meno. In tal senso ci stiamo avvicinando sempre di più a un modello diffuso in nord Europa di quasi parità tra i due ruoli.

Le donne e madri ora hanno maggiori ambizioni, per scelta o necessità non sempre si occupano sempre e solo della casa, e questo cambiamento ha trovato nei papà la sempre più maggiore disponibilità ad occuparsi della famiglia, figli al primo posto.

Concordo inoltre con Andrea sui motivi per cui non si fanno figli in Italia. Da donna non mi sento di accusare e giudicare gli uomini. La difficoltà effettiva si riscontra nella società dove, a differenza dei paesi nordici, la famiglia in Italia non è tutelata né supportata. Non basta dare un giorno in più di congedo ai papà, sarebbe necessaria una vera politica della famiglia per far sì che un figlio non sia solo un costo e che, grazie a politiche sociali di inserimento lavorativo, sia possibile pensare a una famiglia prima dell’età in cui, necessariamente, ci si può dedicare ora.

Insomma, nella Community di Superpapà le idee sono chiare: l’importanza della figura paterna per i figli non si discute, piuttosto servirebbero maggior tutele per chi decide di mettere al mondo un figlio.

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