Ventimila metri quadrati, che a partire dallo scorso 12 maggio sono a completa disposizione delle famiglie.
E in particolare dei bambini da zero a dieci anni. Stiamo parlando di “Aulì Ulè“, il giardino dei giochi dimenticati”, progetto inaugurato nell’area dell’Idroscalo, il bacino artificiale milanese poco distante dall’aeroporto di Linate. Uno sviluppo che ha vissuto un’importante accelerazione nel 2013, quando la Provincia di Milano ha deliberato l’assegnazione dello spazio. Decisivo poi il sostegno dell’associazione Amici dell’Accademia di Brera.
Alla base c’è un’idea di Fulvio Scaparro: classe 1937, è un noto psicologo e psicoterapeuta.
Autore di opere come “Talis pater. Padri, figli e altro ancora” e il recente “L’antispocchia. Come ho imparato a difendermi dagli arroganti”, sul sito web del Corriere della Sera Scaparro cura il forum “Genitori e figli”.
L’intento è semplice quanto al tempo stesso ambizioso, considerata la società in cui viviamo: lasciare lo spazio il più naturale possibile, con interventi minimi, per far sì che l’area possa essere sfruttata per ciò che è, senza eccessivi input esterni in grado di confondere il bambino o comunque di non farlo esprimere liberamente.
Ma vediamo meglio com’è organizzato il parco. All’ingresso troviamo una costruzione di legno che viene utilizzata anche come luogo di accoglienza in caso di eventi particolari. Per comprendere meglio l’area è disponibile una brochure, distribuita gratuitamente e recante anche alcuni pensieri del personaggio Mafalda. A recitare il parco è una siepe di arbusti, all’interno sono presenti panchine, tavoli, una fontana con acqua potabile, un’altalena e un piccolo anfiteatro “a tema”, con sedili formati da sezioni di tronchi d’albero. «Il mio sogno, quando ho concepito l’idea di Aulì Ulè – sono state le parole di Scaparro – era quello di mettere a disposizione dei tanti bambini e bambine di tutto il mondo, le cui famiglie non dispongono di mezzi adeguati, uno spazio verde, indispensabile alla loro crescita, nella consapevolezza che benessere complessivo dell’organismo umano è strettamente legato a uno stile di vita sano, frutto di movimento fisico, attività mentale e alimentazione corretta. Un ambiente naturale, quasi privo di strutture, la cui conformazione libera, aperta, spontanea potesse trasmettere il senso di un contatto genuino e immediato con la natura». Nessuna particolare giostra, quindi, nessuna attrazione colorata o appariscente: a vincere deve essere la creatività dei bambini, che possono esprimersi in libertà e in tutta sicurezza.
Da segnalare che all’interno del parco sarà installata, per educare all’orientamento, anche una Rosa dei Venti creata da Luca Missoni in memoria del padre Ottavio, fondatore dell’omonima azienda e scomparso nel maggio del 2013 all’età di 92 anni.
Aulì Ulè” – il nome rimanda a una filastrocca, ed è anche il titolo di un brano di Adriano Celentano – è aperto, nella stagione caratterizzata dall’ora legale, dalle 7.00 alle 21.00, con l’ora solare la chiusura è anticipata alle 17.00. Su richiesta è possibile godere della presenza di animatori.
Emanuel di Marco