1, 2, 3…Come si calcola la data del concepimento?

1, 2, 3…Come si calcola la data del concepimento?

La curiosità di sapere quando nostro figlio è stato concepito è forte, vero?

In realtà conoscere la data del concepimento non serve solamente a soddisfare questa semplice curiosità ma è utile anche per stabilire la data presunta del parto.

Online sono disponibili tanti strumenti che permettono di calcolare la data di concepimento, cerchiamo di capire insieme come funzionano.

Calcoliamo l’ovulazione

È necessario innanzitutto conoscere la data dell’ultima mestruazione della vostra compagna e la lunghezza media del suo ciclo. La lunghezza del ciclo è il tempo che intercorre tra la comparsa di 2 periodi mestruali consecutivi, la durata media viene calcolata almeno sugli ultimi 3 cicli.

Normalmente il ciclo di una donna dura 28 giorni e l’ovulazione cade intorno al 14° giorno. Se la donna ha un ciclo più breve l’ovulazione cadrà prima, al contrario, se ha un ciclo più lungo cadrà successivamente. Ma questi dati non sono sufficienti per stabilire la data del concepimento, bisogna tener presente che la sopravvivenza media degli spermatozoi in utero è di circa 72 ore mentre quella dell’ovulo varia tra le 12 e le 24 ore. Questo significa che il periodo fertile della donna è compreso tra i 3 giorni che precedono l’ovulazione, che corrisponde al tempo che gli spermatozoi possono sopravvivere in ambiente uterino, e il giorno successivo che è il tempo in cui l’ovulo rimane vitale. La data di concepimento cadrà quindi in uno di questi giorni.

Tenete comunque presente che questo calcolo è puramente statistico e che non sempre fornisce una data esatta in quanto, a volte, l’ovulazione può presentarsi in anticipo rispetto al solito, altre potrebbe ritardare. Di sicuro il margine di errore si riduce se la vostra compagna ha, a prescindere dalla durata, un ciclo sempre regolare.

Con la prima ecografia risolviamo ogni mistero

Per avere una conferma definitiva della data di concepimento è necessario attendere la prima ecografia che è appunto chiamata anche “ecografia di datazione”.

Normalmente viene eseguita tra le 10 e le 14 settimane di gravidanza ed è abbastanza attendibile perché si basa su misurazioni empiriche.

Durante questa ecografia il medico andrà a controllare tante cose come ad esempio se la gravidanza è singola o gemellare, una prima valutazione anatomica del feto e del suo stato di salute e di certo la data di concepimento.

Il ginecologo durante la prima ecografia, misura la lunghezza cranio-caudale del feto e confronta questa misurazione con dei riferimenti standard che permettono di stabilire, con una buona percentuale di accuratezza, la data del concepimento, l’epoca gestazionale e anche la data presunta del parto.

Ora siete pronti, l’avventura ha inizio!

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